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Sandra Milo vince il David di Donatello alla carriera

Primo David di Donatello per l'attrice che lo ha dedicato ai grandi registi con cui ha lavorato e ai suoi figli

Sandra Milo vince il David di Donatello alla carriera
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29 Aprile 2021 - 14.00


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Sandra Milo dopo 66 anni di carriera ha vinto il David di Donatello. L’attrice è stata  tra le protagoniste del cinema italiano degli anni 60 e la sua notorietà è giunta fino ai giorni nostri. «Voglio esortarvi a non stancarvi mai di credere in voi stessi, sempre e comunque perché prima o poi gli altri si accorgeranno di voi, del vostro valore», così ha dichiarato la Milo sui suoi profili social. Oggi ad 88 anni il suo primo David di Donatello va ad aggiungersi ai due Nastri d’argento ricevuti negli anni Sessanta. La diva del cinema riceverà il riconoscimento l’11 maggio.
La vittoria di questo premio è come un riscatto per l’attrice, la quale, specialmente negli ultimi anni, è stata spesso etichettata come la bionda, svampita e formosa ma niente di più. Al contrario la Milo oltre al suo talento innato per la recitazione, ha dimostrato più volte di essere una donna coraggiosa, sempre nel segno di una “svanita piena di saggezza”, dalle dichiarazioni rilasciate al programma “Buona Domenica” di Canale 5 nel 2007 dove raccontò di aver aiutato la madre  a morire quando era in fin di vita: “Mia madre si stava consumando. Così, mi chiese di aiutarla a morire – ricorda l’agenzia Ansa -. Mi ha fatto uscire dalla stanza, ed è morta, sola, come lei voleva. So che c’è molta gente a favore dell’eutanasia e molta contro, ma come si fa a dire ‘no’ se sai che quella persona non avrà scampo a causa del male che l’ha colpita? La gente deve poter morire con dignità.” Con queste dichiarazioni l’attrice si è dimostrata così apertamente a favore dell’eutanasia.  
L’annuncio della vittoria da parte della Milo del David di Donatello, è stato condiviso sul profilo Instagram del premio, dove Piera Detassis, presidente e Direttore artistico dell’Accademia del Cinema Italiano, ha spiegato il motivo di tale scelta: «Il David alla Carriera è un omaggio alla battagliera Salvatrice Elena Greco, questo il suo vero nome, svelata al cinema, non per caso, dal regista delle donne Antonio Pietrangeli con film iconici come Lo scapolo, Adua e le compagne, Fantasmi a Roma, La visita. Chi se non Sandra Milo, la bionda vaporosa e svanita, si fa per dire, amata da Fellini che la immortala come sogno erotico in 8½ e Giulietta degli Spiriti?».
Come dice l’Ansa, Sandra Milo dedica il David ai “grandi registi” con cui ha lavorato: la sua lunga e onorevole carriera è stata infatti guidata da registi del calibro di Luigi Zampa, Dino Risi, Luciano Salce, Duccio Tessari, Gabriele Salvatores, Gabriele Muccino e tanti altri. Tra i tanti nomi spicca anche quello di Federico Fellini : cruciale fu l’incontro con il regista il quale contribuì notevolmente alla sua maturazione artistica e con cui la Milo cominciò una relazione clandestina durata 17 anni e svelata solo nel 2009 al programma Porta a Porta.

Sandra Milo ha avuto una vita sentimentale molto movimentata: partendo dalle nozze nel 1948, a quindici anni, con il marchese Cesare Rodighiero (un matrimonio durato 21 giorni), la relazione poi di undici anni con Moris Ergas (da cui nacque Deborah) e, infine, l’unione con Ottavio De Lollis (da cui ha avuto Ciro e Azzurra). L’attrice inoltre, vicina al Partito Socialista italiano negli anni 80, fu amante di Bettino Craxi, allora leader del Psi. Tra le tante curiosità e le leggende che colorano la vita della Milo ricordiamo che nel 1995, dopo aver dichiarato di avere una collezione di mutandine di circa 60 000 esemplari, il Governo di Teheran negò all’attrice il visto turistico per il transito nel paese.

Al Corriere della Sera ha recentemente rilasciato dichiarazioni a proposito della pandemia e dei suoi progetti futuri: « i miei figli, Ciro e Azzurra, sono disoccupati, la pandemia anche per i giovani è un periodo tremendo. Prima qualcosa facevano. Io a recitare ancora mi diverto. Mi piace stupire e stupirmi. Il 15 maggio faccio la drag queen (ci sono anche quelle vere), reciterò in streaming dall’Eco Teatro di Milano Ostriche e caffè americano, una commedia in cui scopro di essere padre, e la cosa bella è che dopo un primo momento di smarrimento siamo tutti uguali e possiamo generare la vita».
 
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