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Gita: un nuovo abitante per l’isola di Procida

Un mini eco-robot, realizzato dal team multidisciplinare di Piaggio Fast Forward, che potrebbe rivoluzionare la mobilità del futuro e sancire una progressiva riduzione dell’accesso di veicoli a motore nei centri urbani

Gita: un nuovo abitante per l’isola di Procida
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23 Giugno 2022 - 17.58


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di Giuseppe Rizza

A partire da oggi Procida, Capitale italiana della Cultura per il 2022, avrà un ospite molto speciale: si tratta di Gita, un robot-trasportatore follow-me. L’appuntamento per la presentazione è fissato alle ore 18:00 in piazza Marina Grande, nell’ambito del secondo incontro per la sezione Esercizi sul futuro, a cura di Innovation Village e con il supporto del Consolato degli Stati Uniti d’America. L’accesso all’evento sarà libero.

Gita è in grado di camminare accanto alle persone interpretando la complessità del mondo pedonale in tempo reale, pertanto può interagire in modo semplice e intuitivo con i movimenti dell’utente. Inoltre, potrebbe essere in grado di favorire una rivoluzione green nel prossimo futuro: si muove con energia elettrica ed è decisamente silenzioso. Già da questa mattina è in giro per l’isola, dimostrando concretamente come le nostre vite potrebbero essere stravolte prima del previsto.

Esercizi sul futuro è ispirato dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. Nello specifico, il progetto è incentrato sul nono obiettivo (in totale sono diciassette), secondo cui è necessario «costruire un’infrastruttura resiliente e promuovere l’innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile». È cosa ben nota che la crescita della produttività e dei redditi richiedono investimenti nelle infrastrutture, per cui sono fermamente convinto che gli Stati non abbiano altra soluzione che puntare su uno sviluppo industriale inclusivo e sostenibile.

Gita sarà presentato a procidani e turisti a margine della lectio magistralis del professore americano dell’Università di Harvard Jeffrey Schnapp, intitolata In principio era la ruota. Il futuro della mobilità. Sarà un’occasione per accendere i riflettori sulle possibili soluzioni di mobilità che potranno coadiuvare le città pedonali del futuro, senza mai trascurare la tanto desiderata sostenibilità ambientale.

A mio avviso l’interazione uomo-macchina è uno dei temi più affascinanti della ricerca scientifico-tecnologica contemporanea. Credo che dispositivi come Google Nest o Alexa di Amazon costituiscano solo un piccolo assaggio di quello che fra qualche anno potrebbe accadere: sarebbe fantastico e, allo stesso tempo sconvolgente, interagire con un robot che esibisca un qualche grado di intelligenza umana. La profezia dello scrittore di fantascienza Isaac Asimov, secondo cui «i robot potranno diventare così intelligenti da riuscire, alla fine, a sostituirci», potrebbe diventare realtà. Penso che i robot non ci sostituiranno, ma di sicuro col tempo ci assomiglieranno sempre di più.

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