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Tivoli: 'Sinestesie' in mostra alla Rocca Pia

In occasione del vasto programma artistico e culturale del Natale di Tivoli 2025, il fotografo Pietro Martella torna ad esporre i suoi scatti con "Sinestesie".

Tivoli: 'Sinestesie' in mostra alla Rocca Pia
Rocca Pia a Tivoli
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30 Marzo 2025 - 11.37 Globalist.it


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di Cinzia Mescolini

In occasione del vasto programma artistico e culturale del Natale di Tivoli 2025, il fotografo Pietro Martella torna ad esporre i suoi scatti con “Sinestesie”. La mostra, che si terrà dal 5 al 18 aprile nella suggestiva cornice della Rocca Pia, arriva dopo “Frammenti” (maggio 2023) e “Serendipity. Quando la luce incontra le forme” (maggio 2024) la cui sede, sempre nell’ambito della ricorrenza che celebra le origini della città, era stata invece la sala espositiva delle Scuderie Estensi. 

Attorno al tema dell’acqua, “Sinestesie” intende generare una connessione sensoriale tra la dimensione visiva propria della fotografia e quella musicale. Si tratta di un progetto artistico nato dall’incontro tra Pietro Martella e Ivana Comito, violinista e compositrice, nel cui curriculum spiccano prestigiosi concerti in Italia e all’estero e la cui formazione spazia dalla tradizione classica del violino barocco alla musica contemporanea ed elettronica.

Da questa alchimia tra sensibilità artistiche affini, che pure si esprimono con linguaggi differenti, origina la sintesi emozionale di immagini e note che trova proprio nell’acqua, elemento connaturato nella città di Tivoli,  un simbolo unificante. Se infatti per un verso l’acqua riconduce al fiume Aniene, sfondo ricorrente negli scatti di Pietro Martella ed emblema della stessa città, per l’altro diventa una metafora universale che racconta il perpetuo flusso del tempo destinato a rendere ogni istante unico e irripetibile poiché, ricorrendo alle parole del filosofo greco Eraclito da Efeso, «Non ci si bagna mai due volte nelle acque dello stesso fiume». Se il “Panta Rei” celebra dunque il divenire in contrapposizione all’essere, anche la musica di Ivana Comito scorre sugli istanti che gli scatti di Pietro Martella tentano invano di immortalare. È qui che si rivela la fallacia dell’essere come paradigma: anche quando ogni cosa sembra immobile, in realtà ogni cosa è soggetto a trasformazione.

Stasi apparente, piena gelida che travolge, elemento oscuro o cristallino, fecondo o impetuoso, l’acqua scorre come le note, pervade come la musica. “Sinestesie” allora si nutre di immagini e suggestioni sonore in divenire, a rappresentare l’eterna dialettica tra l’essere e la sua continua metamorfosi. L’acqua infatti si insinua nello spazio e lo riempie, proprio come le sonorità nell’animo e le immagini negli occhi. Con il suo eterno scorrere modifica inoltre la materia, la leviga con un ritmo incessante, assume essa stessa la forma dei vuoti che colma, fino a farsi vapore e a disperdersi silenziosa, proprio come l’istante che l’obiettivo intende imprigionare nella fotografia.

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