“Sono nata il ventuno a primavera / ma non sapevo che nascere folle, / aprire le zolle / potesse scatenar tempesta”.
Così recita uno dei versi scritti da Alda Merini, che il 21 marzo 2021 avrebbe compiuto 90 anni, giorno dedicato anche alla poesia.
E proprio da domenica 21 marzo sulla pagina Facebook e su quella Instagram di ‘Spazio Alda Merini’ si potrà partecipare, virtualmente, alla riapertura della Casa delle Arti- Spazio Alda Merini, sotto la nuova gestione dell’Associazione ‘Piccola Ape Furibonda’, Ats composta da Cetec (Centro Europeo Teatro e Carcere), Ebano, Errante e Promise.
L’evento si intitola ‘Il sogno canta su una corda sola’ e vede coinvolte 21 voci femminili tra artiste, ex detenute, attrici, cittadine collegate tutte dal filo invisibile, ma che arriva ovunque, di un telefono senza fili ideato da Andrea Bianconi, su progetto di Casa Testori.
“Casa Testori ha accolto con grande interesse l’invito arrivato dal Cetec – afferma Giuseppe Frangi, vicepresidente di Casa Testori – Grazie alla performance di Andrea Bianconi, artista con il quale abbiamo lavorato per tante iniziative di arte pubblica, si uniscono così due personaggi che hanno lasciato un profondo segno poetico sulla città in cui hanno vissuto, Alda Merini e Giovanni Testori”.
Dal ponte sul Naviglio Grande di Milano, dedicato alla poetessa, poco più di 300 metri saranno scanditi dal passaparola di 90 titoli di poesia della Merini, e si concluderanno in via Magolfa, dove si trova la Casa delle Arti e nella quale è stata ricostruita anche la stanza da letto della poetessa.
Alda Merini se n’è andata all’età di 78 anni nel 2009. Era nata il 21 marzo, primo giorno di primavera, a Milano. È stata una poetessa, aforista e scrittrice italiana. La sua vita fu segnata dall’internamento in manicomio, per quasi un decennio: da questa esperienza scriverà ‘La pazza della porta accanto’ (1995). Nel 1993 le viene assegnato il Premio Librex Montale per la poesia.
”Nostalgie e desideri, versi poetici come semi di rinascita – ha detto la regista e drammaturga Donatella Massimilla, che ha la direzione artistica dello Spazio Merini – ora più che mai, in cui avvertiamo la forte mancanza di teatro, arte, cultura e bellezza”.