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Wikipedia compie vent'anni ma deve ancora crescere

L’enciclopedia online basata sul soft “wiki”, parola hawaiana, ha cambiato il modo di informarsi. Nata in Florida il 15 gennaio 2001 su progetto di Jimmy Wales e Larry Sanger è oggi messa in discussione

Wikipedia compie vent'anni ma deve ancora crescere
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13 Gennaio 2021 - 11.49


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di Marcello Cecconi

L’enciclopedia online basata sul software wiki, parola prestito dalla lingua hawaiana, ha cambiato il modo di informarsi. Nata in Florida il 15 gennaio 2001 su progetto di Jimmy Wales e Larry Sanger è oggi messa in discussione per l’autorevolezza dei suoi contenuti.
Non può passare inosservata la data del 15 gennaio 2001. Ci sarebbe da festeggiarla con fuochi d’artificio mediatico. Una sorta di nebbia, invece, sta sminuendo l’anniversario. Oggi Silicon Walley è come sospesa tra la soddisfazione per i ricchi affari, realizzati anche durante la pandemia, e la paura del rischio che appare sempre più probabile dell’intervento dei governi nazionali per dare regole al mondo dei senza regole, quello della Rete. E quella di Wikipedia è una delle storie più emblematiche del mutamento di clima attorno a Internet passata nel volger di qualche decennio dall’entusiasmo per il sapere universale messo alla portata di tutti alla discussione sulla sua autorevolezza e alla ridiscussione del modo partecipato con cui viene aggiornata.
Quel giorno di vent’anni fa, nasceva ufficialmente negli Stati Uniti, Wikipedia: uno strumento così nuovo che irrompeva prepotentemente nel modo che le persone avevano di formarsi e informarsi. Allora quel gesto appariva ed era rivoluzionario. Oggi è diventato un gesto scontato: fai tap sullo screen del tuo smartphone o tablet ed entri nell’oceano di Wikipedia: in qualche secondo ottieni la riposta all’improvviso dubbio che avevi o all’improvviso vuoto di memoria. A far questo non sono solo i millennial, nati con web e cresciuti nella socializzazione primaria delle piattaforme, ma molti cittadini che si alfabetizzano in velocità proprio usufruendo di questa biblioteca facile da consultarsi e da usare.  Una via alternativa al libro di carta. Il fatto è che l’oceano è grande e, in esso, come ricordava spesso Umberto Eco, stanno pesci buoni ma anche pescicani pericolosi: guai a chi vi si immerge non conoscendo le specie che lo abitano.
Tant’è che proprio su quel magnifico progetto e utopico progetto delle origini si è sviluppato, oggi, un grande dibattito che chiama in causa la capacità di auto-aggiornarsi e rendere credibili e complete le diverse voci. In particolare, la difficolta del nucleo centrale a controllare le voci create dagli utenti. Il valore di un’enciclopedia si fonda sull’accuratezza delle informazioni in essa contenute, certificata dall’autorevolezza degli autori nell’ambito specifico delle voci che sono chiamate a redigere, e dalla selezione editoriale effettuata da un gruppo di esperti. Proprio grazie all’evoluzione di Internet sono approdate progressivamente nella rete enciclopedie più attendibili e si è estesa a dismisura la possibilità di trovare informazioni e materiali di ricerca nei molti archivi oggi raggiungibili grazie alle autostrade digitali.

Forse queste evoluzioni non le avremmo avute se non ci fossero stati quei pionieri. Se si guarda a quegli anni e a quello spirito emergono aspetti davvero innovativi del modo con il quale si procedeva alla creazione di muovi prodotti, compresa la loro stessa denominazione. La parola enciclopedia, ad esempio, deriva etimologicamente dal greco enkýklieos paideîa, “in circolo istruzione”. Spesso ricorrevano a parole che venivano dal mondo antico proprio quando c’era da battezzare prodotti ultra-innovativi. Così fece il gruppo che lavorava al progetto dell’enciclopedia universale: il nome scelto venne composto dal suffisso “pedia” abbinato alla radice “wiki” che è il nome dell’applicazione scelta per la piattaforma e sviluppata da Ward Cunningham nel 1995 per creare, modificare o cancellare le pagine di un sito web. E su quella piattaforma dal nome così bizzarro si svilupparono le discussioni fra gli iscritti ai forum di un sito che chiamava WikiWikiWeb, nome ispirato dalla navetta dell’aeroporto di Honolulu chiamata Wiki Wiki Shuttle. In lingua hawaiana, wiki, significa “veloce”. Insomma Wikipedia sta per “veloce istruzione”.  Proprio quella veloce istruzione che oggi viene rimessa in discussione.

Se ricostruiamo questa vicenda bisogna partire dalla piattaforma che nasce in Florida da una costola del progetto originale Nupedia, che già girava su applicazione wiki ma troppo macchinosa in quanto prevedeva un processo di revisione dei contenuti da parte di accademici che volontariamente davano alle voci una qualità comparabile a quella delle enciclopedie professionali. Questo progetto di Jimmy Wales, Ceo del motore di ricerca Bomis, e diretto da Larry Sanger nasceva a marzo 2000 ma per produrre solo 25 voci occorsero mesi. Il 15 gennaio 2001 gli stessi lanciavano un nuovo progetto con il dominio di Wikipedia.com momentaneamente in lingua inglese e che poco più tardi avrebbe inglobato anche Nupedia.

Wikipedia spiegata in pochi minuti.

Oggi Wikipedia ha edizioni in 299 lingue attive e nella sola Wikipedia in italiano vi sono attualmente più di 1665mila voci, con una crescita media mensile di circa 10mila voci con più di 2 milioni di utenti registrati.
 
 
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