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Il Cambiamento di Mujica: lottare per l'uguaglianza

L'ex presidente uruguaiano si rivolge ai giovani: ci vuole rispetto del mondo e un diverso modello di sviluppo

Il Cambiamento di Mujica: lottare per l'uguaglianza
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2 Settembre 2018 - 17.23


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L’ex presidente dell’Uruguay Pepe Mujica, capo di Stato rimasto sempre fedele ai suoi ideali di una vita senza lussi né sprechi e solidale con gli altri, ex guerrigliero tupamaro, è in questi giorni in Italia e a Mantova ha fatto da anteprima al Festivaletteratura dove ha ricevuto l’onorificenza dell’edicola di Virgilio dal sindaco Mattia Palazzo. Sulla Gazzetta di Mantova un servizio di Igor Cipollina è titolato: “Italia pericolosa, più felicità contro i nazionalismi, ci vuole tempo per gli affetti”.

Quest’anno è uscito il libro “Una pecora nera al potere”, con Andrés Danza ed Ernesto Tulbovitz (Gruppo Lumi, 2018), frutto delle interviste a Mujica realizzate prima e durante il suo mandato presidenziale. Mujica ha detto che come genere umano “Abbiamo una sola strada, la cooperazione. L’uomo per natura è portato ad associarsi: non siamo come i felini che vivono da soli. Siamo scimmie che si riuniscono in famiglie”. Mentre la crescita economica senza freni né limiti porterà alla distruzione del pianeta Terra e contro la povertà dilagante occorre fermare il processo brutale di concentrazione delle ricchezze. Dobbiamo difendere il mondo dei lavoratori e l’unico strumento che abbiamo è questo, quello dell’associazione”, riferiscono i notiziari.

“Bisogna vincere l’egemonia dell’egoismo, imparare la virtù del collettivo”, ha detto uno dei fondatori negli anni ’60 del Movimento di Liberazione Nazionale Tupamaro, costretto a 14 anni di galera durante le dittature dell’Uruguay tra anni ‘60 e ’70. È stato presidente del paese latinoamericano dal 2010 al 2015.

La scheda del festival su Mujica

 

 

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