Nella Giornata mondiale degli insegnanti il presidente di Unicef Italia, Nicola Graziano, spiega che gli insegnanti sono il cuore di un’istruzione di qualità: “Investire negli insegnanti significa investire nel futuro. L’Unicef continuerà a lavorare perché ogni insegnante sia sostenuto, ogni aula sia inclusiva e ogni bambino, ovunque nel mondo, possa avere l’opportunità di imparare”.
Ma attualmente, ben 272 milioni di bambini e giovani non frequentano la scuola, e, grazie ai tagli di 3,2 miliardi dollari agli aiuti pubblici per il sostegno all’istruzione, saranno presto 278 milioni.
Mentre il mondo si avvicina alla scadenza dell’Agenda 2030, la scheda di valutazione per l’Obiettivo 4 sull’istruzione mostra che, mentre molti Paesi (il 34%) stanno compiendo buoni progressi, altri (il 25%) stanno procedendo troppo lentamente per raggiungere gli obiettivi.
In contesti di crisi, su 234 milioni di bambini che hanno bisogno di sostegno per ottenere un’istruzione di qualità, 85 milioni non frequentano affatto la scuola, e di questi, più della metà sono bambine, il 17% sono rifugiati o sfollati e oltre il 20% hanno disabilità. A Gaza, per esempio, a giugno 2025, erano stati colpiti 588 edifici scolastici, di cui 538 nella Striscia (95,4%) e altri 50 nella Cisgiordania, e dal mese successivo 1.466.000 bambini si trovano ad affrontare difficoltà di istruzione.