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Murubutu, il professore del rap

L'appuntamento musicale del mercoledì

Murubutu, il professore del rap
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Lucia Mora Modifica articolo

9 Febbraio 2022 - 17.35


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di Lucia Mora

“Murubutu” deriva da “Marabutto”, vocabolo che nell’Africa sub-sahariana indica una figura in grado di guarire mali fisici e sociali grazie al potere terapeutico delle parole. Alessio Mariani in arte Murubutu ha scelto un bellissimo nome d’arte per riassumere lo scopo della sua musica: comunicare e commuovere con le parole.

Docente di filosofia e storia presso il Liceo Matilde di Canossa di Reggio Emilia, Murubutu sa coniugare alla perfezione ambiente scolastico e musicale senza mai rinunciare né all’una né all’altra dimensione, scrivendo testi ricercati, poetici e intrisi di citazioni letterarie. La sua fama di “professore del rap” ormai lo precede, tanto che, come vedremo a breve, ha dedicato un intero album all’Inferno dantesco.

Poco meno di un mese fa, il 14 gennaio 2022, è uscito il suo ultimo lavoro, Storie d’amore con pioggia e altri racconti di rovesci e temporali. Protagonista, ça va sans dire, la pioggia; scelta che per i seguaci del rapper è perfettamente coerente con l’interesse dimostrato dall’artista per gli elementi naturali (il mare, il vento, la notte) nei suoi dischi.

Tenebra è la notte ed altri racconti di buio e crepuscoli (2019)

Partiamo proprio dalla notte. Tenebra è la notte è il quinto concept album di Murubutu e, come gli altri, è un ottimo esempio di conscious rap, cioè di quel sottogenere dell’hip-hop che si dedica alla creazione di consapevolezza e alla diffusione di conoscenza. Lo si capisce subito ascoltando Wordsworth e La notte di San Bartolomeo: la prima è una traccia folk-rap che vanta la collaborazione del grande Caparezza e che è dedicata a uno dei padri del Romanticismo inglese, William Wordsworth; la seconda invece affronta un evento storico, ovvero la strage compiuta la notte tra il 23 ed il 24 agosto 1572 a Parigi, da parte della fazione cattolica ai danni degli Ugonotti. Disco originale, tecnicamente ammirevole e perfetto per chi vuole scoprire l’intreccio perfetto tra rap e cantautorato.

Infernvm con Claver Gold (2020)

Murubutu non poteva trovare compagno di strada migliore di Claver Gold: anch’egli dedito a un rap intimista e dalle liriche ricercate, insieme al professore lavora benissimo. L’apice della loro collaborazione è Infernvm, concept che ripercorre i passi di Dante Alighieri nella prima cantica della “Commedia”. Non è la prima volta che un rapper guarda al poeta fiorentino (ascoltare Argenti Vive del sopracitato Caparezza per credere), ma è la prima volta che accade in maniera così strutturata. Infatti, il progetto dei due parolieri è profondo, studiato, ma allo stesso tempo non meramente didascalico come ci si potrebbe aspettare da una trasposizione della “Divina Commedia”. Da ascoltare e riascoltare.

Storie d’amore con pioggia e altri racconti di rovesci e temporali (2022)Ogni volta, l’attesa per i dischi di Murubutu è tanta. Ha abituato gli ascoltatori talmente bene che le aspettative per le sue uscite sono sempre molto alte. Su Storie d’amore con pioggia devo ancora farmi un’idea precisa, perché non è un album immediato e già questo, di per sé, è un punto a favore, in questi tempi di musica liquida usa e getta. La complessità si esplica nel ruolo stesso della pioggia, usata come una sorta di vettore spazio-tempo le cui gocce scandiscono i cambiamenti nel tempo e nello spazio. Ci sono brani dedicati al passato (Il migliore dei mondi), al presente (Temporale) e al futuro, in questo caso distopico (Black Rain). Ancora una volta raffinato, mai scontato, Murubutu si conferma uno degli artisti più interessanti del panorama musicale italiano contemporaneo.

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