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Se alla fine una delle vittime della Brexit è Peppa Pig

Curiosità dalla stampa. Come il negozio di souvenir nel cimitero di Londra dove è sepolto Karl Marx

Se alla fine una delle vittime della Brexit è Peppa Pig
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15 Gennaio 2021 - 18.56


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Peppa Pig, vittima della Brexit

C’è una vittima illustre della Brexit. No, non è la sterlina, né l’Euro; non è l’impossibilità per i nostri studenti di farsi un Erasmus da quelle parti; né il blocco dello scambio di merci con i tir in lunga fila sul canale.  No. La vittima illustre è la Peppa Pig. Leggo sul Corsera, martedì di questa settimana pandemica e incasinata, una corrispondenza da Londra che mi ha incantato. 

Basta l’incipit per capire il tono dell’articolo: “La Brexit comincia a causare dolori. Ma per il momento è andata particolarmente storta ai bambini inglesi che capitano sul Contenente: perché non possono accedere più a PeppaPig e ai loro altri cartoni animati preferiti. E a nulla valgono gli strilli all’indirizzo di genitori attoniti davanti alla schermata nera del televisore”.Terribile.  In fin dei conti, però, un tocco di rosa non ci sta poi male, in un mondo che diventa sempre più bigio.

Marx dal capitale al capitalismo

Marx, il vecchio caro Karl, fa cassetta. Non con il suo Capitale, né con il Manifesto del Comunismo. Con i gadget che sono venduti a chi va a trovarlo al cimitero. Un cimitero illustre, dove il filosofo nottetempo gioca a tresette (con il morto, naturalmente) con Balzac, Colette e Jim Morrison (che riposano al cimitero parigino del Père-Lachaise), se sobrio.
Con Marx siamo a Highgate, il cimitero più visitato di Londra. Nel prossimo futuro, scrive Enrico Franceschini su la Repubblica, raccontando questa storia, “i visitatori del cimitero incontreranno una novità al termine del pellegrinaggio fino alla tomba del padre del comunismo: un caffè e un negozio di souvenir in cui fare acquisti. <>, avrebbe potuto commentare con amaro sarcasmo l’autore de il Capitale”.  Putin sta studiando con attenzione l’operazione londinese: se funziona con Marx perché non farlo anche con Lenin, rimasto padrone incontrastato della piazza Rossa?

Torna Merlino, torna dalla tua regina

Il Regno inglese trema e teme per un lugubre presagio che è manifestato nei giorni scorsi: Merlina ha preso il volo e non si trova più. Fuggita per amore? Fuggita perché in disaccordo con la Brexit? Non si sa.  Quando i corvi vanno, vanno. I guardiani temono che possa esser morta. Presagio, terribile presagio. E pensare che ci siamo da poco buttati alle spalle il nefasto anno bisesto.  Chi è questa Merlina? Deve esser molto importante se è riuscita strappare titoli in gran parte della stampa inglese e nel primo quotidiano italiano. Merlina è la regina dei corvi che abitano la Torre di Londra. Ne incarnano lo spirito e, per consolidata tradizione, non possono esser meno di sei. La sesta è proprio lei, lei che se n’è andata. Gli inglesi intrecciano le dita per non fare altri gesti, dati che inglesi sono. Guardo il cielo e rivolgo un accorato appello al volatile: torna Merlina, torna piccina se non vuoi far pianger la regina. Mi darà ascolto? 

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