di Giada Zona
Panorami mozzafiato, acque cristalline e tramonti che sembrano dipinti sono solo alcune delle bellezze offerte dalle isole. Se alcuni notturni, o estremamente mattutini, riescono a godersi lo spettacolo naturale dell’alba, altri devono fronteggiarsi con branchi di capre selvatiche. E’ la triste e paradossale vicenda accaduta a Ginostra pochi giorni fa, quando gli isolani e i turisti durante le prime ore del mattino hanno visto le caprette per le strade dell’isola.
Mentre nell’estremo sud Italia arriva una bella notizia: Lampedusa sarà candidata all’Unesco perché da anni meta privilegiata per i migranti che cercano rifugio. E sempre al sud, ieri in Sicilia la nave ong “Mediterranea”, che doveva dirigersi a Genova, non ha rispettato le direttive imposte dal Viminale perché ha soccorso 10 migranti nel Canale di Sicilia poi sbarcati a Trapani. In provincia di Trapani, a Pantelleria, l’estate ha visto la presenza di persone provenienti dal mondo dello spettacolo e diversi eventi volti a valorizzare il territorio. Rete4 ha recentemente dedicato un servizio televisivo alla sanità nelle isole minori in Sicilia che ha visto l’arrivo di quattro ambulanze elettriche, una per ogni isola: Levanzo, Marettimo, Favignana e Pantelleria. Poco dopo, il 20 agosto, l’isola di Pantelleria è stata al centro di un servizio televisivo su Italia1 dove, tra voci dei turisti e dell’amministrazione comunale, si discute del malfunzionamento dei trasporti.
Se usciamo dall’Italia e rivolgiamo lo sguardo alle isole greche ci accorgiamo ben presto che la situazione non è confortante. A inizio luglio l’isola di Creta è stata colpita da un incendio e anche nella settimana di ferragosto le fiamme sono tornate aggressivamente in Grecia, contando più di 150 incendi, mentre a Santorini si scatenano gli animi furiosi degli animalisti, quando i primi giorni d’agosto gli asini sono diventati un servizio taxi per i turisti.
E dall’altra parte del mondo lo scenario non cambia: nelle Outer Banks, isola nella Carolina del Nord, è arrivato l’uragano Erin che tutti attendevano con il fiato sospeso, segnando ancora una volta l’impotenza umana di fronte alla natura. In Cile invece preoccupa il cambiamento climatico che, con l’innalzamento degli oceani, potrebbe entro il 2080 potrebbe far scomparire le grandi statue dell’isola di Pasqua. A rivelarlo è uno studio che evidenzia la possibilità di perdere statue che incarnano la storia e la cultura, rischiando così di non ottenere lo status di patrimonio dell’Unesco dell’isola.
Elogi sono invece rivolti all’isola delle Azzorre, in Portogallo, che ritorna sotto i riflettori con i suoi paesaggi contemplativi e con il suo clima tropicale che la trasformano in tesoro turistico.
E se torniamo in Italia, il 22 agosto Ischia è stata colpita da un forte temporale, dove l’acqua del porto ha raggiunto il centro e così turisti e residenti tentavano di sfidare la natura tra pozze d’acqua improvvise in quella che sembrava una piacevole serata d’estate; sempre a Ischia, qualche giorno prima, era avvenuta una sparatoria che aveva provocato la morte di 3 persone, in un periodo particolare perché pieno di turisti. Mentre la Sardegna ha visto l’arrivo di yacht posizionati in zone vietate, molto simile a quanto accaduto in Francia, ma con un epilogo ben diverso perché solo in Francia la sanzione è stata di 100mila euro.
Non solo brutte sorprese, ma anche straordinarie ricerche sul mare come è accaduto all’isola del Giglio dove Legambiente, AzzeroCO2 e “La Sapienza” si sono uniti per cercare di dare una nuova vita ai fondali e per proteggere l’ambiente marino. Insomma, tra capre selvatiche, incendi, eventi climatici estremi e nuovi studi, le isole stanno vivendo un’estate problematica intrisa di complessità. Pronte ad affrontare nuove criticità e a proporre nuovi interventi, le isole si collocano tra ciò che la natura è pronta ad offrire e ciò che invece l’uomo, talvolta troppo distratto dal paradiso terrestre in cui abita, è disposto a fare.