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Il vino muove l'economia italiana: ad Alba la Sesta Conferenza mondiale dell'enoturismo

La Sesta Conferenza mondiale dell'enoturismo si aprirà sui dati raccolti in quest'estate: il settore ha raccolto utili pari a 2,5 miliardi di euro e mosso 14 milioni di turisti nell'ultimo anno.

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9 Settembre 2022 - 15.27


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Che l’enoturismo sia uno dei perni attorno a cui ruoti il turismo italiano in generale lo si capisce guardando gli introiti che comporta: si tratta di un settore da cui provengono utili pari a 2,5 miliardi di euro e che muove 14 milioni di turisti l’anno.

L’Italia è capofila in Europa per prodotti certificati, contandone 844 totali di cui, a riprova dell’importanza del settore vinicolo, 526 sono proprio vini. Altro record riguarda la sua esportazione: è il prodotto maggiormente esportato all’estero, con utili che toccano i 7,1 miliardi.

Dei 28 milioni di italiani che quest’estate sono andati in vacanza, il 39% lo ha fatto scegliendo come mete destinazioni a tema enogastronomico e spendendo un terzo del proprio budget a tavola: dati, questi, che commisurano ancora l’importanza del settore.

È su queste riflessioni che si apre la Sesta Conferenza mondiale dell’enoturismo, indetta dall’Unwto (agenzia del turismo dell’Onu), dal Ministero del Turismo e dall’Enit, che si terrà ad Alba dal 19 al 21 settembre. “È un evento importantissimo che per la prima volta si fa in Italia, ne siamo molto orgogliosi e sarà una vetrina per tutto il Paese. È un turismo lento che ‘corre’ e cresce molto” sono le parole del ministro Massimo Garavaglia, che continua: “Dietro una bottiglia di vino si vende tutto un territorio e la bellezza delle nostre terre. Non per niente tutti i territori a forte vocazione enogastronomica sono anche patrimonio dell’Unesco, dalle Langhe alle Cinque Terre”.

“È un settore che si collega splendidamente non solo alla sostenibilità e all’innovazione, ma anche all’arte e all’archeologia come succede a Pompei, all’architettura e al design, alla Land Art, al turismo urbano” afferma Roberta Garibaldi, amministratrice delegata dell’Enit. Da sottolineare che l’Italia è leader in Europa per numero di Musei del Gusto (129), contro i 107 della Spagna e gli 88 della Francia.

“Il turismo rurale è la chiave del turismo sostenibile e anche dell’innovazione, non solo per i luoghi meno visitati di ciascun Paese ma in generale in tutti i territori del mondo. Abbiamo un programma eccezionale con oltre 30 speaker e 8 ministri” commenta Alessandra Priante, direttore Europa dell’Unwto, che prosegue: “Questo tipo di turismo importante anche per la risoluzione dei problemi del turismo che si stanno avendo in tutto il mondo: il rincaro dei costi, la vicinanza della guerra e la questione della mancanza di personale”.

La Garavaglia presenta inoltre il bilancio della “buona” estate che ha trascorso il settore turistico, affermando che: “I dati parziali ci dicono che in tantissime realtà sono stati superati i numeri del 2019, una cosa particolarmente rilevante visto che nei primi 4 mesi dell’anno c’erano ancora restrizioni e così anche nel periodo pasquale. Ma non ci accontentiamo e vogliamo che non sia solo un rimbalzo, ma un punto di partenza per una crescita stabile perché l’Italia merita di conquistare quote di mercato ulteriori”.

Il Ministro, in conclusione, accenna anche al futuro post elezione: “Il ministero del Turismo è stato istituito dal governo Draghi ed è stata un’ottima intuizione. Sono convinto che resterà anche nel prossimo governo e anzi sarà ancora più forte, perché si è capito che il turismo è un settore strategico. Non a caso il Pil cresce grazie al settore dei servizi”.

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