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Tradotti in italiano, per la prima volta, tutti i 15 romanzi di Charles Dickens

A dirigere il progetto sono Paolo Cioni, con la sua casa editrice Mattioli 1885, e il curatore e traduttore Livio Crescenzi. i due hanno già concluso la traduzione di 664 pagine del primo romanzo dell’autore, ‘Il circolo Pickwick’.

Tradotti in italiano, per la prima volta, tutti i 15 romanzi di Charles Dickens
In foto il ritratto di Charles Dickens del 1859, ad opera di William Powell Frith
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6 Dicembre 2022 - 12.25


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In diverse parti del mondo i numerosi romanzi dello scrittore ottocentesco Charles Dickens hanno ancora un grande impatto sociale. Nonostante abbia vissuto per soli 58 anni, lo scrittore ci ha lasciato un’eredità considerevole, costituita da quindici romanzi, venti raccolte di racconti, cronache, diari di viaggio e altro ancora.

Ed è proprio per la grande risonanza che queste opere hanno ancora oggi che Paolo Cioni, con la sua casa editrice Mattioli 1885, e il curatore e traduttore Livio Crescenzi hanno deciso di tradurre integralmente, in italiano, tutti i testi del romanziere.

L’edizione dell’Opera Omnia inglese comprende venti volumi ma, come hanno già annunciato Cioni e Crescenzi, loro si occuperanno unicamente della traduzione integrale dei 15 romanzi dello scrittore.

Come ripora il giornalista Ansa Paolo Petroni, il progetto è stato esposto a seguito della presentazione di una prima traduzione già terminata, quella dell’opera umoristica Il circolo Pickwick, pubblicata in fascicoli mensili dal 1836 in 400 copie, che gli ha conferito la fama a soli 24 anni.

La nuova edizione tradotta è costituita da 664 pagine e racconta le avventure di Pickwick, un benestante signore di mezza età che con alcuni amici del suo circolo decide di intraprendere un viaggio alla scoperta della campagna inglese, imbattendosi in una serie di guai e in una serie di figure ambigue. E’ proprio durante le sue avventure che conoscerà Sam Weller, il quale diverrà suo servitore e co-protagonista del racconto.

A rimarcare l’importanza di questo grande progetto di traduzione è proprio il traduttore Crescenzi, già lodato nel 2021 per aver affrontato la sfida di tradurre l’Ulisse di Joyce, il quale ha affermato: “”Bisogna tener conto che ancora oggi l”Oliver Twist’ di Einaudi si avvale della traduzione di Silvio Spaventa-Filippi che ha più di un secolo, essendo del 1919 e, per giunta, scritta in un forbitissimo italiano letterario e fiorito, quanto di meno dickensiano si possa immaginare”.

Lo scopo di Cioni e Crescenzi, quindi, è quello di fornire non solo una traduzione dei romanzi dello scrittore che sia più attuale, ma che sia anche più fedele agli scopi dello scrittore vittoriano, il quale, attraverso una spiccata ricchezza verbale ha descritto realisticamente la vita londinese di metà ottocento, passando dalla miseria più squallida della città fino alla vitalità e alla grossolanità del nascente mondo borghese. Tutti aspetti che, come evidenziato anche dai due traduttori, hanno permesso un maggiore coinvolgimento del lettore.

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