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Di nuovo in libreria 'Indagini su Piero'

Il celebre libro di Carlo Ginzburg verrà ripubblicato da Adelphi il 23 giugno

Di nuovo in libreria 'Indagini su Piero'
Qui la nuova copertina dell'edizione Adelphi
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redazione Modifica articolo

22 Giugno 2022 - 22.30


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È il 1981 quando il celeberrimo storico e intellettuale italiano Carlo Ginzburg, che ha insegnato discipline storiche all’Università di Bologna, a UCLA negli Stati Uniti e alla Scuola Normale Superiore di Pisa, pubblica l’opera Indagini su Piero. Il libro, che era stato ristampato nel 1994 con l’aggiunta di quattro Appendici, rifarà ora una nuova comparsa negli scaffali delle librerie italiane, dato che la casa editrice Adelphi ha deciso di ripubblicarlo. A quarant’anni dalla prima uscita, il libro verrà ora riproposto con l’aggiunta di un’inedita postfazione e un rinnovato apparato iconografico e si rivolge a tutti coloro che amano la pittura di Piero della Francesca, che appare sotto una luce inedita.

Il Piero su cui si indaga, infatti, è proprio il grande pittore esponente del Rinascimento italiano. Ginzburg, che di formazione non è uno storico dell’arte, cerca, tuttavia, di confutare nel libro, con il supporto di elementi esterni, legati a committenti e iconografia, la data precoce di un’opera capitale come la Flagellazione di Piero. Non è questione da poco perché avanzare, e sostenere, questa tesi significa mettere in discussione la datazione avanzata da Roberto Longhi, uno dei più eminenti storici dell’arte italiana.

Nel caso in questione, ma in più in generale in queste indagini, gli elementi connessi allo stile erano, a differenza di quelli esterni, ignorati. Tuttavia, la loro relazione era inevitabile nel caso nell’esamina della cronologia: dato di convergenza (o di frizione) tra gli uni e gli altri. Il testo in questione, dunque, è un’opera che discute con gli storici dell’arte che l’hanno criticato, in certi casi anche con asprezza.

‹‹Come si fa a capire se in un determinato quadro una pecora (poniamo) rappresenta Cristo, la mitezza, o semplicemente una pecora. A decidere è, di volta in volta, il contesto: e indubbiamente ogni interpretazione (di un brano letterario, di un quadro e così via) presuppone un andirivieni circolare tra particolare e insieme. Ma in certi casi è facile scivolare dal circolo ermeneutico sano al circolo ermeneutico vizioso. Di qui l’opportunità di introdurre nella decifrazione iconografica elementi di controllo di carattere esterno, come la committenza – allargando la nozione di contesto al contesto sociale›› viene sottolineato nel libro.

Si ricorda, infine, come sia lungo il sodalizio lavorativo tra Ginzburg e la casa milanese, visto che con quest’ultima ha pubblicato anche Paura reverenza terrore, nel 2015, Nondimanco, nel 2018, e La lettera uccide, nel 2021.

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