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C’è la legge per i libri. Gli indipendenti: bene il tetto del 5% sugli sconti

Approvato all’unanimità dal Senato un testo su riduzioni, librerie, biblioteche, “card” per famiglie. Grossi editori contrari, felici le case editrici e librerie

C’è la legge per i libri. Gli indipendenti: bene il tetto del 5% sugli sconti
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6 Febbraio 2020 - 16.18


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L’Italia ha una legge a sostegno della lettura. L’ha approvata in via definitiva e all’unanimità il Senato ieri, 5 febbraio. Tra i provvedimenti l’articolo 8, in linea con quanto accade in Francia, abbassa il tetto dello sconto sui libri dal 15% al 5% come richiesto soprattutto dalle librerie indipendenti e dai piccoli editori per giocare ad armi pari contrastare le posizioni di strapotere commerciale e di vantaggio delle vendite online, di Amazon che può anche rimetterci e porta i volumi a casa, e dei grandi editori. Importante: quel limite resta al 15% per i testi scolastici.
La legge inoltre contempla buone misure: aumenta di 3,25 milioni di euro la Tax credit per le librerie, prevede una “card cultura” da 100 euro l’anno per acquistare libri per famiglie più disagiate, stanzia un milione di euro per formare bibliotecari delle scuole, istituisce la capitale del libro. Gli effetti si vedranno in un anno. Da un lato le librerie e gli editori indipendenti plaudono senza riserve, dall’altro i grossi editori sono molto critici soprattutto per il tetto agli sconti.

Vi riportiamo in sintesi le principali novità della nuova legge sintetizzate dal ministero dei beni e attività culturali e turismo – Mibact e, in fondo, le osservazioni riportate oggi 6 febbraio da Repubblica e dal Fatto Quotidiano

Tetto del 5% agli sconti per sostenere librerie e case editrici
“Per sostenere le piccole librerie viene modificata la legge sul prezzo dei libri portando al 5% la percentuale massima di sconto, elevata al 15% per i soli libri scolastici. I nuovi limiti si applicano anche alle vendite online mentre restano escluse le vendite alle biblioteche. Si introduce inoltre la possibilità per le case editrici di effettuare uno sconto maggiore, ma non superiore al 20 per cento, in alcuni mesi dell’anno che verranno stabiliti con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali. Negli stessi mesi, anche le librerie e i punti vendita potranno offrire sconti fino al 15% del prezzo di copertina”.

Piano nazionale per la promozione della lettura
“Il Mibact dovrà adottare ogni tre anni il Piano nazionale d’azione per la promozione della lettura, finanziato con 4.350.000 euro all’anno e predisposto, coordinato e attuato dal Centro per il Libro e la Lettura, anche in relazione ai ‘patti locali per la lettura’ declinati sul territorio per coinvolgere scuole, biblioteche e altri soggetti privati”.

Incremento della Tax credit per le librerie
La legge incrementa di 3.250mila euro il credito di imposta. Vale per le librerie, anche di libri usati. L’aumento entra in vigore da questo 2020. Negli ultimi due anni, ricorda il Mibact, “ne hanno beneficiato circa 1.500 librerie”.

Card cultura da 100 euro per famiglie svantaggiate
“I nuclei familiari economicamente svantaggiati disporranno di una carta elettronica di importo nominale di 100 euro da utilizzare, entro un anno, per l’acquisto di libri”.

Al via dal 2020 la Capitale italiana del libro
Nasce dal 2020 la “Capitale italiana del libro”: il titolo verrà assegnato dal Consiglio dei Ministri alle città che si candidano. Chi vince riceverà un finanziamento di 500mila euro.

Nasce l’Albo delle Librerie di Qualità
“Il Mibact riconoscerà la qualifica di “Libreria di Qualità” agli esercizi meritevoli secondo criteri che verranno stabiliti con un successivo decreto”.

Un milione di euro per formare i bibliotecari delle scuole
“Viene previsto un fondo di un milione di euro per formare il personale delle scuole delle reti di istituti impegnato nella gestione delle biblioteche scolastiche”.

Più semplice fare donazioni librarie
“La legge disciplina e semplifica le donazioni di libri non più commerciabili o non idonei alla commercializzazione per imperfezioni, alterazioni, danni o vizi. Le cessioni gratuite di libri non più commercializzati sono esclusi dall’applicazione dell’IVA”.

Incentivi fiscali alle librerie indipendenti sotto i 20mila euro
Va aggiungo che le librerie indipendenti inoltre con fatturato inferiore a 20mila euro l’anno potranno avere incentivi fiscali

La conversazione Anna Parisi: «Lo sconto del 15% sui libri uccide noi librai indipendenti»

“L’approvazione della legge sulla promozione della lettura è un importante passo avanti. Non è l’ultima tappa, adesso tutti insieme dobbiamo lavorare a una legge per l’editoria che sostenga complessivamente il settore del libro, sul modello della legge del cinema”, ha commentato il ministro dei beni culturali Dario Franceschini. “Questo voto e la qualità del lavoro svolto in commissione dimostra ancora una volta come la cultura sia un terreno dove maggioranza e opposizione si confrontano con spirito costruttivo e senza pregiudizi”.

Su Repubblica per Simonetta Fiori la legge “nella sua architettura complessiva dovrebbe favorire la crescita degli indici di lettura italiani, che sono anche indici di democrazia”. La cronista registra il parere del presidente dell’Ali (Associazione Librai Italiani) Paolo Ambrosini: «Un risultato storico per il paese» in risposta ad Amazon che, ricorda Simonetta Fiori, “è abilissimo nell’aggirare con disinvoltura il limite di sconto soprattutto con la tecnica del cross merchandising : se compri due libri, ti regalo un buono spesa”. E a Fahrenheit su Radio3 Ambrosini a commento dichiara: ”Questa è una legge a favore della lettura degli italiani che non leggono”.
Per l’Adei – Associazione editori indipendenti si tratta di una «legge decisiva che rende più equo il mercato – dice il presidente Marzo Zapparoli a Repubblica – Per anni ci si è cullati nell’illusione che giocare sulla leva degli sconti fosse proficuo. Ora si prende finalmente atto che la scelta non ha prodotto i frutti attesi: gli indici di lettura sono fermi a 17 anni fa, con un calo notevole di librerie e biblioteche».

Contraria è invece l’Aie, l’Associazione Italiana degli Editori, che controlla tutti i libri universitari, scolastici e il 78% della varia, rammenta Simonetta Fiori. Possiamo aggiungere, nel caso di editori come Feltrinelli e Mondadori, che posseggono anche una rete di librerie proprie. Per il suo presidente Ricky Levi – riferisce a Repubblica – il settore perderà 75 milioni di euro e rischiano il lavoro duemila persone per cui richiede che la “carta cultura” sia potenziata per i diciottenni e che l’acquisto dei libri si possa detrarre dalle tasse.

Sul Fatto Quotidiano ne riferisce Marco Palombi: la legge “rischia di essere poco utile alla causa” riguardo all’arginare Amazon anche se, riconosce il giornalista, l’abbassare il tetto dello sconto sull’editoria “varia” “si tradurrà in una maggiore spesa dei clienti per 70 milioni di euro l’anno: sempre che, ovviamente, la domanda totale non risenta degli aumenti”. Palombi conclude: “In attesa di capire se questa legge consentirà alle librerie, e soprattutto a quelle indipendenti, di sopravvivere e magari prosperare, va ricordato il problema più grosso del mercato editoriale italiano: al netto della “pirateria” (che varrebbe mezzo miliardo l’anno), mancano i lettori. Secondo i numeri Istat del 2018, ad esempio, solo il 40,6% degli italiani aveva letto almeno un libro nell’anno precedente (il 23% al Sud): basta mettere questo numero a confronto col 90% della Svezia, l’80% del Regno Unito e il 79% della Germania”.

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