Addio a Marco Mostallino, giornalista e fotografo con la schiena dritta | Culture
Top

Addio a Marco Mostallino, giornalista e fotografo con la schiena dritta

Ci lascia a 57 anni, all'improvviso, un reporter di razza che con i suoi articoli, i suoi libri inchiesta, le sue fotografie ha raccontato, partendo dalla sua amata Sardegna, i veleni e le miserie dell'Italia

Addio a Marco Mostallino, giornalista e fotografo con la schiena dritta
Preroll

redazione Modifica articolo

6 Settembre 2018 - 18.17


ATF

Una tragedia, un’altra per il giornalismo sardo: la morte improvvisa di Marco Mostallino, reporter di razza, che se n’è andato a 57 anni. Aveva lavorato all’Unione Sarda, poi la scelta di trasferirsi in Canada e tentare anche lì di raccontare le storie che vedeva, infine il ritorno a Cagliari, la sua città, prima al Giornale di Sardegna poi come inviato per E Polis. Dopo la chiusura traumatica della free press e delle sue 19 redazioni, Marco aveva scelto di fare il sindacalista a difendere i colleghi in balia di una proprietà finita in Tribunale.
Reporter di razza, si diceva. Le sue inchieste sull’uranio impoverito, sulle servitù militari in Sardegna, sullo scandalo dei Giganti di Monti Prama sono pagine da incorniciare. Come i suoi libri. Libri di denuncia sull’Italia radiottiva o sull’assedio della Chiesa più retriva e oscurantista a Papa Bergoglio.

Uomo di immensa curiosità, di grande cultura (le scuole dai gesuiti, la laurea in diritto medievale) e di sguardo. Sapeva raccontare Marco, e sapeva fotografare. Soprattutto i dimenticati, gli invisibili, i migranti. Aveva realizzato mostre sull’ex manicomio Rizzeddu di Sassari e sulle memorie venefiche del nazismo, otto immagini paradigmatiche scattate tra il Museo di Dachau e quello di Berlino. E scriveva, scriveva sempre: grandi pezzi per Lettera 43 sulla Francia, sui respingimenti a Ventimiglia, sulla politica xenofoba di Trump. Negli ultimi anni era impegnato con i migranti accolti dalla Caritas di Cagliari.
Una grande, vera perdita. Un professionista con la schiena diritta, che non faceva sconti. Neppure a sé stesso.
Alla famiglia le condoglianze, vere, sentite, commosse dei colleghi di Globalist che con Marco hanno attraversato un pezzo di vita.

Native

Articoli correlati