L'Istat: i lettori di libri calano ancora. E i meno istruiti leggono meno | Culture
Top

L'Istat: i lettori di libri calano ancora. E i meno istruiti leggono meno

Specchio della società: più libri al nord, più tra le donne. E incide moltissimo il grado di istruzione

L'Istat: i lettori di libri calano ancora. E i meno istruiti leggono meno
Preroll

redazione Modifica articolo

27 Dicembre 2017 - 18.08


ATF

I rilevamenti dell’Istat sui libri confermano che cala ancora il numero degli italiani che legge libri. Nel 2015 era il 42% degli abitanti con almeno sei anni di età. Nel 2016 la percentuale è scesa al 40,5%. Corrisponde a 23 milioni di persone che dicono di aver letto almeno un libro nei 12 mesi precedenti l’intervista e non perché obbligati dal lavoro o dalla scuola.

Le femmine si confermano lettrici più forti: legge il 47,1% mentre tra i maschi la percentuale cala al 33,5%. I ragazzi tra gli 11 e i 14 anni che leggono sono il 51,1% e superano le altre fasce d’età. Dipende moltissimo dal grado di istruzione, come prevedibile: il 73,6% è laureato, il 48,9% fra chi ha almeno un diploma superiore.

Legge meno di una persona su tre nel Meridione (27,5%), nel Nord-est si arriva al 48,7%. Nel 2016, come da una ventina d’anni, una famiglia su dieci non ha nemmeno libro in casa, il 28,2% non ha più di 25 libri, il 63,2% arriva a 100. Tra i cosiddetti “lettori forti” pare accertato uno stretto parallelo con altre forme di partecipazione culturale.

 

Il rilevamento dell’Istat

 

Native

Articoli correlati