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Una 'bella rogna' editoriale. La Francia ripubblica i saggi antisemiti di Céline

Lo scrittore li aveva disconosciuti in vita, ma la vedova Lucette - a 105 anni - dà l'autorizzazione all' editore. Il governo in allarme dopo le pressioni della comunità ebraica francese. E' censura?

Una 'bella rogna' editoriale. La Francia ripubblica i saggi antisemiti di Céline
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14 Dicembre 2017 - 19.06


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Il progetto è ampio e articolato, firmato da un grande editore come Gallimmard, ma il tema è veramente scottante. Ovvero la ripublicazione dei pamphlet antisemiti dello scrittore Louis-Ferdinand Céline in un volume intitolato Écrits polemiques (Scritti polemici) che conterrà tre famigerati testi, ovvero “Bagatelle per un massacro” (1937); “La scuola dei cadaveri” (1938); “La bella rogna” (1941). L’accordo è stato sottoscritto dalla vedova dell’autore, Lucette Destouches, 105 anni, con il prestigioso editore parigino. Sia detto che Céline si era sempre opposto alla ristampa di questi libri in vita ma madame Lucette non sembra preoccuparsene.

In Francia è già polemica. Il governo d’Oltralpe a mandato una lettera, tramite l’ufficio che si occupa della lotta al razzismo, per chiedere chiarimenti all’editore; il Consiglio rappresentativo delle istituzioni ebraiche di Francia ha criticato l’operazione editoriale perché rimettere in circolazione “testi vergognosi” rischia di “alimentare ancora di più i rigurgiti di l’antisemitismo”. L’esecutivo guidato dal premier Edouard Philippe, rivela oggi il settimanale L’Express ha scritto all’editore Antoine Gallimard per chiedere “garanzie”. “In un contesto in cui il flagello antisemita va piu’ che mai combattuto con forza, le modalita’ di presentazione al grande pubblico di questi scritti vanno pensate attentamente”, avverte il delegato, Fréderic Poitier, aggiungendo: “La qualità dell’apparato critico che accompagna questi testi, come anche la capacità di chiarire il contesto storico e ideologico in cui vennero prodotti e la comprensione dei traversi dell’autore nonche’ gli errori fattuali in essi contenuti, diventa determinante”.

Contattato da L’Express, il rappresentante del governo respinge ogni tentativo di censura, ma spiega di essere stato sollecitato da diverse associazioni come il Crif, il Consiglio rappresentativo delle istituzioni ebraiche di Francia e la Lega Internazionale contro il razzismo e l’antisemitismo (Licra), che hanno entrambi lanciato un avvertimento sugli elementi di “incitamento all’odio” contenuto in questi testi.

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