di Francesco Frati
Si preannunciava come una giornata di campionato che promettesse tensione e movimenti di classifica e le attese sono rispettate in pieno. La partita più acclamata da ogni appassionato era il posticipo domenicale che si è concluso da poco e ha visto trionfare il Milan per 1-0 sull’Inter in un derby della Madonnina come al solito spigoloso.
La partita, come era lecito attendersi per caratteristiche delle due squadre, è stata fatta dall’Inter, sempre con il pallino del gioco in mano e con varie occasioni già nella prima frazione di gara per andare in vantaggio. Solo un Maignan sugli scudi e una sorte avversa (2 legni colpiti) hanno fatto sì che dopo 45 minuti la partita fosse ancora a reti bianche.
Nel secondo tempo la gara è continuata sullo stesso copione del primo, l’Inter che gioca ma manca nell’ultimo guizzo e Milan che risponde di rimessa. Al 54esimo arriva l’episodio che decide la partita: da un recupero a centrocampo Rabiot scambia con Fofana e apre sulla fascia per Saelemaekers che arriva a calciare dal limite dell’area di rigore, Sommer respinge male e sulla sfera si avventa Pulisic che insacca il gol del vantaggio rossonero, confermandosi il vero uomo in più della squadra di Allegri in questo inizio di stagione.
A questo punto l’Inter si getta disperatamente in attacco e al 74esimo si procura la più grossa occasione della partita: Pavlovic entra in ritardo su Thuram in area di rigore, dal dischetto si presenta l’ex Chalanoglu che si fa ipnotizzare da Maignan, che mette la ciliegina sulla torta sulla sua prestazione da autentico fuoriclasse. Gli ultimi 15 più recupero sono molto confusi e spezzettati da falli, con il Milan che resiste e porta a casa un altro successo fondamentale contro una diretta concorrente per lo scudetto.
Per l’Inter un altro campanello d’allarme visto che si tratta della terza sconfitta in altrettanti scontri diretti, mentre la squadra di Allegri si porta a 25 punti in classifica, a pari punti con il Napoli al secondo posto, a -2 dalla Roma di Gasperini.
I giallorossi, nella partita delle 15, vincono e convincono dimostrandosi ormai una diretta concorrente per il tricolore. Il difficile campo di Cremona, su cui per ora aveva vinto solo la Juventus, viene sbancato dalla squadra della capitale con il punteggio di 1-3, con i gol di Soule, Wesley e la prima gioia di Ferguson.
Il Napoli, come detto, tiene il passo regolando l’Atalanta tra le mura amiche per 3-1, in gol Neres con una doppietta e Noa Lang; per entrambi si tratta delle prime marcature di questa stagione. Utile solo per gli almanacchi la rete di Scamacca a inizio ripresa.
La Juventus invece frena nuovamente, pareggiando 1-1 a Firenze, in una partita tosta, come prevedibile, in cui non è bastato il gran gol di Kostic nel lungo recupero del primo tempo. Ad inizio ripresa un altro capolavoro, questa volta di Mandragora, che ha dato vita al classico pareggio in cui tutti sono scontenti visto che per gli uomini di Spalletti si tratta del terzo pareggio consecutivo considerando tutte le competizioni mentre per i viola continua a restare a zero il conto delle vittorie e la squadra relegata all’ultimo posto in classifica.
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