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Stop alle elezioni studentesche dell'Ateneo di Siena: ombre e polemiche sulla vicenda

Ecco il perché della sospensione dalla prima tornata elettorale. Il commento delle associazioni studentesche coinvolte.

Stop alle elezioni studentesche dell'Ateneo di Siena: ombre e polemiche sulla vicenda
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27 Dicembre 2024 - 20.27


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Questa è una delle esercitazioni svolte dalle studentesse e dagli studenti che stanno frequentando il Laboratorio di giornalismo, tenuto dal Professore Maurizio Boldrini. Sono da considerarsi, per l’appunto, come esercitazioni e non come veri articoli.

di Shefqet Kalia

Un fulmine a ciel sereno ha scosso l’Ateneo di Siena: le elezioni studentesche, previste per il rinnovo degli organi di rappresentanza, sono state sospese a causa di fascicolo d’inchiesta aperto dalla Procura della Repubblica. La decisione, comunicata ufficialmente il 5 dicembre, ha alimentato un acceso dibattito sia all’interno dell’università che nella città toscana.

Le indagini della Procura ruotano attorno a presunte irregolarità nel processo elettorale. Secondo fonti investigative, sarebbero emerse segnalazioni riguardanti anomalie nella raccolta delle firme necessarie per la presentazione delle liste. In particolare, ci sarebbe il sospetto che alcune firme siano state falsificate o ottenute in modo irregolare. La Procura ha deciso di intervenire per garantire la trasparenza e la regolarità del voto, bloccando temporaneamente l’intera procedura elettorale.

Una notizia che ha generato reazioni contrastanti tra gli studenti. Alcuni hanno espresso soddisfazione per l’intervento delle autorità, vedendolo come un passo necessario per tutelare la correttezza del voto. Dall’altro lato, molti si sono detti delusi e preoccupati per l’immagine dell’Ateneo e per il ritardo che questa sospensione potrebbe causare nell’elezione della rappresentanza studentesca.

L’amministrazione dell’Ateneo di Siena, dal canto suo, ha ribadito la piena collaborazione con le autorità giudiziarie. In un comunicato ufficiale, il rettore ha sottolineato l’importanza di fare chiarezza sulla vicenda e ha invitato tutti gli studenti e i candidati a mantenere un clima di serenità e rispetto. “L’università si impegna a ripristinare il processo elettorale nel minor tempo possibile, garantendo che ogni aspetto sia conforme alla legge e al regolamento interno”, si legge nella nota diffusa dall’Ateneo.

Nonostante le difficoltà, l’Ateneo ha già comunicato le nuove date per il recupero delle elezioni. Gli studenti potranno esprimere le loro preferenze in questi giorni:

  • Mercoledì 11 dicembre, dalle ore 9:00 alle ore 18:00;
  • Giovedì 12 dicembre, dalle ore 9:00 alle ore 18:00;
  • Venerdì 13 dicembre, dalle ore 9:00 alle ore 14:00.

Le voci dei protagonisti

In merito al rinvio abbiamo avuto modo di ascoltare il parere di due candidati delle liste Cravos e Link, per comprendere meglio le loro opinioni sulla vicenda.

Entrambi hanno preferito rimanere in anonimo. Queste le dichiarazioni:

Candidato lista Link Siena: “Penso che l’annullamento delle elezioni sia stata una decisione giusta. Non sono d’accordo, invece, con il rifacimento delle elezioni a così poca distanza temporale e senza un reale cambiamento. Restano invariate, infatti, le modalità di voto, e questo è un problema. Nelle elezioni precedenti, ad esempio quelle di due anni fa, era possibile cambiare il proprio voto durante tutta la durata delle votazioni. Quest’anno, invece, non è più consentito. Se davvero ci fossero stati comportamenti coercitivi da parte delle associazioni, permettere il cambio del voto avrebbe potuto arginare il problema.

Chiaramente, condanno fermamente questi comportamenti, se si sono effettivamente verificati. Tuttavia, trovo controproducente rifare subito le elezioni senza aver introdotto misure per prevenire simili episodi. Mi chiedo cosa accadrà nei prossimi giorni: potrebbero ripetersi gli stessi comportamenti, ma temo che non ci sarà la volontà di annullare nuovamente tutto per una terza volta. Per quanto riguarda i comportamenti denunciati, io non li ho visti direttamente, ma ho sentito parlare di situazioni più problematiche in alcuni poli, come a San Miniato e al polo ospedaliero, dove sembrava esserci un clima più teso. Nel nostro polo (San Niccolò ndr), invece, ci sono stati forse casi isolati, ma meno rilevanti.

Voglio anche sottolineare che la mia candidatura è limitata al nostro dipartimento e al comitato del corso di Comunicazione, quindi il mio obiettivo è lavorare per il bene degli studenti di questo ambito. Non sono direttamente coinvolto nelle dinamiche di potere più ampie, anche se appartengo a un’associazione che punta a una presenza negli organi maggiori, come è giusto che sia.”

Candidato lista Cravos: “A mio avviso, è stata la decisione migliore che potessero prendere. Quest’anno, più che negli anni passati, ho percepito un clima davvero pesante soprattutto personalmente, osservando quello che stava succedendo. Non voglio puntare il dito contro nessuno in particolare, non do la colpa a una persona o a un gruppo specifico. Però, secondo la mia esperienza, c’è stata una pressione diffusa da parte di tutti. Alcuni insistevano perché venissero segnalati presunti problemi, altri spingevano per votare in una certa maniera.

Guardando i votanti, ho notato spesso disagio. Le persone sembravano a disagio e cercavano scuse per evitare di esporsi, magari con la classica frase: ‘Sì, sì, abbiamo già votato.’ Era una situazione frustrante per molti. Per questo motivo, penso che l’annullamento sia stata una decisione necessaria. Anzi, credo che quest’anno fosse più che giusto annullare le elezioni, perché si stava davvero superando il limite. Sembrava che tutti stessero perdendo il controllo: le diverse associazioni, come Gioventù Universitaria, Cravos e Link, si comportavano in modi molto diversi, ma il risultato generale era una situazione fuori controllo. Personalmente, ritengo che sia stato giusto annullare tutto, proprio per evitare ulteriori tensioni e riportare un po’ di serenità”.

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