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Addio a Elena Gianini Belotti, doganiera sdoganante

Se ne è andata Elena Gianini Belotti. Come per tante della mia generazione il suo 'Dalla parte delle bambine' è stato un indimenticabile colpo di fulmine. Era il 1973

Addio a Elena Gianini Belotti, doganiera sdoganante
Elena Gianini Belotti
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Gabriella Piccinni Modifica articolo

25 Dicembre 2022 - 11.11 Globalist.it


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Apprendo in questa mattina di Natale che ieri se ne è andata Elena Gianini Belotti. Come per tante della mia generazione il suo ‘Dalla parte delle bambine’ è stato un indimenticabile colpo di fulmine. Era il 1973 e avevo 22 anni. 

Per sentirla vicina ho subito cercato nella mia libreria e ne ho trovate due copie, una del 1973 acquistata al momento dell’uscita, tutta annotata e con un segnalibro dove si parla della storia della piccola Alessia, vitalissima e non ancora repressa nella sua insaziabile vitalità, un brano che ricordo ancora, tanto mi colpì; una del 1975, acquistata all’usato più avanti, tutta annotata da mano non mia, uno di quei doppioni che riempiono le nostre librerie “perché nel dubbio lo ricompro perché di questo libro non posso fare a meno”.

Nello stesso palchetto ho trovato ‘Non di sola madre’, che presentai a Siena nel 1983, con dentro i fogli dei miei appunti scritti a mano, fitti fitti. Anche questo libro è tutto annotato. Infine trovo gli appunti del 1999 quando di nuovo Elena mi chiese di presentare a Siena il suo romanzo ‘Apri le porte all’alba’.

Così, per ricordarla nella sua ricchezza di pensiero e per la minuscola parte di vita che mi ha dato il privilegio di conoscerla e apprezzarla anche di persona.

Leggo nei miei appunti: “Cos’è stato Dalla parte delle bambine? E’ stata una specie di bibbia per un paio di generazioni di donne – uno dei primi, sofferti e anche contraddittori, momenti di messa in discussione del ruolo femminile così come tradizionalmente veniva trasmesso, di presa di coscienza dei condizionamenti. Personalmente ricordo di averlo letto all’interno soprattutto di una stagione di forte e travolgente pulsione di libertà che mi coinvolgeva, insieme all’intera generazione di giovani donne e di giovani uomini che, con molta approssimazione ed elasticità, risommiamo oggi tutta sotto la voce “quelli del ‘68”. Dalla parte delle bambine fu tra le letture che iniziò a sdoganare quelle donne, ed altre, da una serie di miti. Come tale l’ho riproposto alle mie nipoti”. Ciao Elena, doganiera sdoganante!

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