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“Le voci del doppiaggio italiano”, il documentario che mette in luce i volti nascosti del cinema

In anteprima nazionale il 27 giugno al “Festival della voce” di Napoli il documentario di Paolo Rossini: un omaggio appassionato a chi dà voce al cinema senza comparire in scena.

“Le voci del doppiaggio italiano”, il documentario che mette in luce i volti nascosti del cinema
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22 Giugno 2025 - 18.01


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Il doppiaggio è una delle arti più nascoste nel mondo del cinema, spesso ignorata dal pubblico. A metterla in luce ci pensa il film Le voci del doppiaggio italiano, diretto da Paolo Rossini. La pellicola sarà un’occasione per vedere come è il mondo del doppiaggio italiano. Dal 26 al 28 giugno lo si potrà assistere in anteprima nazionale al Festival della voce di Napoli.

Paolo Rossini decide di mettersi in viaggio verso Roma per raccontare il mondo nascosto del doppiaggio che in Italia è una eccellenza. Il documentario è strutturato da varie interviste nelle sale di doppiaggio.

Il film mostra attori e attrici che non lavorano con il proprio aspetto fisico o l’espressione ma utilizzano la voce: recitare senza apparire. Fa così emergere tutte le sfaccettature del mestiere, con aneddoti e riflessioni, ma consente anche di scoprire come si fa a fare propria una voce che non ci appartiene.

“Le voci del doppiaggio italiano” mette in luce il ruolo centrale dei doppiatori come mediatori culturali ed emotivi, capaci di dare nuova vita a un personaggio attraverso l’interpretazione vocale. Non si tratta solo di tradurre, ma di interpretare, di aderire emotivamente e tecnicamente a un’anima creata altrove. Un lavoro silenzioso e artigianale, che esige disciplina, empatia, intuito.

Le voci del doppiaggio italiano sarà quindi un documentario che porta sul palcoscenico chi di solito appare invisibile, sviscerando tutte le componenti di una professione tutt’altro che banale che però fa vivere al meglio la nostra esperienza al cinema.

Tra volti noti e storie minori, Rossini tesse un racconto corale vibrante, che restituisce dignità e luce a chi costruisce, parola dopo parola, l’immaginario collettivo di milioni di spettatori.

Un’occasione imperdibile per ascoltare, finalmente, le voci di chi ci ha parlato per decenni senza mai farsi vedere. 

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