di Lorenzo Lazzeri
Dell’intelligenza artificiale si discute spesso per opposti scenari: fine del lavoro, collasso della democrazia, oppure soluzioni rapide a ogni problema collettivo. L’incontro “Né apocalisse né salvezza? Etica e politica dell’intelligenza artificiale” prova a spostare lo sguardo dalle semplificazioni alla domanda di fondo: che tipo di potere stiamo affidando a queste tecnologie?
Martedì 9 dicembre, alle 17.00, all’auditorium del Santa Chiara Lab di via di Val di Montone a Siena, Mario De Caro* introdurrà il tema a partire da due linee di ricerca. La prima riguarda l’idea di IA come possibile “soggetto etico”: sistemi che comprendono il linguaggio, producono contenuti nuovi, forse sviluppano una qualche forma di coscienza. La seconda riguarda invece l’IA come infrastruttura che modifica il nostro modo di agire, di informarci, di partecipare alla vita politica.
Al centro del dibattito ci saranno i punti in cui queste due dimensioni si intrecciano: la gestione dei diritti civili e socio-economici, gli effetti sugli equilibri democratici, il rischio di nuove forme di controllo e disuguaglianza, ma anche gli spazi di uso responsabile in ambito educativo, amministrativo e scientifico. L’obiettivo è fornire strumenti per orientarsi in scelte che toccano la convivenza quotidiana e non proporre il tema dell’allarme generico, né vuole essere un elogio ingenuo dell’innovazione
Questo incontro rientra nel ciclo “Idee in movimento”, promosso dall’associazione Epistème, con il supporto dell’Università di Siena. Introduce il filosofo teoretico Sandro Nannini (Epistème). Interverranno Irene Bosco, PhD alla USC di Los Angeles, alcune classi del liceo scientifico “G. Galilei” di Siena e il presidente di SAINET, Pietro Pianigiani, con domande e osservazioni dal punto di vista della scuola, della ricerca e delle reti tecnologiche sul territorio.
Per chi non potrà essere presente a Siena, il dibattito sarà trasmesso in diretta streaming sul canale YouTube EPISTÈME Idee in Movimento, con possibilità di rivedere la registrazione anche in seguito.
(*) Mario De Caro è professore di Filosofia morale all’Università Roma Tre e alla Tufts University. I suoi lavori vertono su etica, teoria dell’azione e rapporti tra scelte pubbliche e sviluppo tecnologico. Negli ultimi anni ha analizzato in che modo l’uso crescente di sistemi intelligenti incida sulla responsabilità individuale, sulle regole delle democrazie liberali e sul ruolo delle competenze filosofiche nel dibattito pubblico.