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"Innesti Festival" è tornato dopo due anni di silenzio

Università di Siena: dopo due anni di arresto forzato, ha preso di nuovo vita il Festival dello Studente Cittadino dal 24 al 30 maggio, offrendo una serie di iniziative artistiche, musicali e culturali

"Innesti Festival" è tornato dopo due anni di silenzio
In foto la locandina ufficiale del Festival
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redazione Modifica articolo

29 Maggio 2022 - 11.04


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di Claudia Daniele e Margherita Malaspina

Torna, dopo anni di interruzioni forzate, il “Festival Innesti” che subito si mostra come un evento ricco di incontri, di mostre e di occasioni di intrattenimento. Ha potuto così festeggiare la sua quarta edizione. L’idea è nata , infatti, dal “Comitato Innesti”, un’associazione no profit che dal 2017 si impegna nella realizzazione di percorsi di condivisione promuovendo attività di aggregazione culturale: l’obbiettivo è quello di coinvolgere attivamente gli studenti e studentesse, integrandole con l’intera comunità cittadina. Lo conferma una giovane organizzatrice della manifestazione: “Il Festival si propone l’obiettivo di voler rendere lo studente partecipe della vita della città, dato che, specie se fuorisede, può avere difficoltà nel portare iniziative proprie, visto che Siena ha già delle tradizioni ben consolidate”.

Quest’anno il Festival si è svolto dal 24 al 30 maggio, presso il Presidio di Economia dell’Università, in piazza San Francesco. Molteplici, e legate a diversi ambiti culturali, sono le attività proposte per ogni singola giornata dell’evento. La manifestazione si è aperta con un talk, “Città, natura e terzo paesaggio”, diretto da CRITICITY, una società di ricerca e divulgazione socio-urbana con sede a Firenze, e con la partecipazione di Ecòl Studio. Nel pomeriggio, il workshop è diventato itinerante e si è , così, sviluppato un vivace confronto sul rapporto tra natura e città, tramite l’elaborazione di una mappatura del paesaggio e del verde urbano ad uso pubblico.

Fulcro del Festival è la mostra “Aion. Nell’istante senza spessore”, aperta al pubblico per la durata dell’intero evento e curata da Stefania Dubla e Valeria Palleschi. Ad ospitare le opere di numerosi artisti emergenti, tra cui quelle di James Vega, Guido Palmadessa, Luca Bia, Monograff, Mozz e Ninjaz, è la Cripta di San Francesco. Questo spazio suggestivo, anticamente concepito per celebrare il sacro, è stato riadattato rifunzionalizzato con l’intento di presentare, attraverso la sequenza delle opere d’arte, un ambiente nel quale emerge il carattere intimo della quotidianità, pur restituendo un sacro probabilmente lontano dalla devozione religiosa, fornendo così un’esperienza allo stesso tempo personale e collettiva.
Ulteriori spunti di riflessione sono stati proposti il 25 Maggio con tre seminari, ognuno dei quali ha affrontato diversi temi, tutti di alto interesse culturale e storico.

In linea con lo scopo della manifestazione di intrattenere e creare esperienze di condivisione tra i giovani è stata la serata del 26 maggio, denominata “Innesti-Fest”. Lo spazio offerto dal Chiostro Sansoni, e la presenza di ospiti provenienti dal panorama musicale e dal mondo della danza, ha contribuito alla creazione di un’atmosfera piacevole dove scambiarsi opinioni e pareri.
L’organizzatrice sottolinea che tutto questo è reso possibile dal coinvolgimento di associazioni locali e culturali che affrontano diversi temi sociali come il consumo consapevole di droga, il volontariato e la sostenibilità ambientale, al fine di sensibilizzare a riguardo sia la componente studentesca che la città. Infatti tutto il Festival è stato promosso dal Comune di Siena, in collaborazione con Link Siena, Udu Studenti per Siena, Fridays for Future Siena, Outsiders Siena, U-Radio Siena, MAAp Atelier di arte pubblica, CRITICITY – futuri urbani e CAT cooperativa sociale.

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