Eduardo Scarpetta è il protagonista di Vas, film in arrivo nelle sale dal 20 novembre, distribuito da Piano B Distribuzioni. Quest’opera, secondo Scarpetta, è una storia “che mi ha interessato subito, perché quella degli hikikomori è una condizione ancora poco conosciuta e nascosta”.
La pellicola esplora proprio alcune dinamiche vissute da ragazzi e ragazze che si ritirano dalla vita sociale a tempo indeterminato. Possono rimanere inattivi socialmente per pochi mesi oppure per vari anni, isolandosi dal resto del mondo con una forte attrazione per il web.
“Mi spaventa un po’ la possibilità che ti dà l’oggi, quando non sei felice, fiero e orgoglioso della vita che hai, di crearti una sorta di avatar con una vita apparentemente perfetta. Ci si fabbrica un’altra realtà. Una dimensione che finisce anche per creare diffidenza tra le persone, perché ormai la conoscenza passa spesso prima, o è influenzata, dall’attività online, dai social”, sottolinea Scarpetta.
Il suo personaggio, Matteo, è un hikikomori trentenne e agorafobico, traduttore, che passa molto tempo alla ricerca di compagne online pronte a condividere con lui atti erotici e sessuali. In questi giri incontra per caso Camilla (Bellina), aspirante scrittrice sempre più fobica e ansiosa, colpita da attacchi di panico ogni volta che prova a uscire di casa. Tra loro nasce un gioco erotico che diventa sempre più estremo e pericoloso.
“Matteo è un manipolatore, ma condivide con Camilla una serie di fragilità e paure nelle quali ci si può riconoscere, per qualche aspetto”, sottolinea Scarpetta. “Io, che per lavoro utilizzo i social come strumento professionale, non mi vedrete fare post per mostrare cosa mangio, le persone con cui sono o dove vado… Non sento quell’esigenza: il rapporto che ho con il pubblico si è sviluppato in modo diverso”.
Scarpetta, classe 1993, è un attore versatile che si cimenta non solo nel mondo del cinema, ma anche in teatro e televisione. È già vincitore di un David di Donatello e di un Nastro d’Argento. È reduce dalla fine delle riprese della terza e ultima stagione de La legge di Lidia Poët e della seconda stagione di Storia della mia famiglia per Netflix (entrambe previste per il 2026), mentre in questo periodo è impegnato a Cinecittà sul set di The Resurrection of the Christ, diretto da Mel Gibson, dove interpreta San Paolo.
Con la conclusione delle riprese della terza e ultima stagione de La legge di Lidia Poët, l’attore ha chiuso un capitolo importante della sua carriera. La serie, con Matilda De Angelis, si è ispirata a un personaggio reale, la prima donna iscritta all’Ordine degli avvocati d’Italia. “Con Matilda ci conosciamo da 11 anni, siamo amici prima di tutto. Quello della serie è stato, per tutti noi che vi abbiamo partecipato, un viaggio lungo e molto bello”, dichiara Scarpetta.
Nello stesso periodo si sono concluse anche le riprese della seconda stagione di Storia della mia famiglia, diretta da Claudio Cupellini. “La serie è stata da subito apprezzata dal pubblico perché è sincera e scritta bene. Non è mai banale nel modo in cui tratta temi come la morte, l’amore tra amici o il rifiuto dell’amore. Poi tra noi interpreti si è creato subito un gruppo: è stato bellissimo, abbiamo lavorato tanto e bene”, aggiunge l’attore.
Ora Scarpetta è pronto a cimentarsi nella grande produzione internazionale diretta da Mel Gibson, The Resurrection of the Christ, dove interpreta San Paolo. “Abbiamo iniziato ai primi di ottobre e la lavorazione durerà fino ai primi mesi dell’anno prossimo. È qualcosa di mastodontico a livello di realizzazione, girato a Cinecittà. Gibson però ti fa sentire che si fida degli attori: ti viene a parlare, ti fa capire quanto tenga a questo progetto. È sempre emozionante lavorare con persone che mettono il cuore in quello che stanno facendo, quando senti che in loro c’è una fame diversa”.
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