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Diritti, coraggio e sogni: a Torino si chiude il Job Film Days

Premiato Mr. Nobody Against Putin, “un documentario che testimonia anzitutto l'audacia del suo protagonista, disposto a fronteggiare ritorsioni ed esilio pur di denunciare”.

Diritti, coraggio e sogni: a Torino si chiude il Job Film Days
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6 Ottobre 2025 - 14.07


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Si è concluso ieri a Torino il Job Film Days, il festival dedicato al lavoro e ai diritti dei lavoratori. Ad aggiudicarsi il premio come miglior opera è stato il documentario Mr. Nobody Against Putin, di David Borenstein. Il film, tramite footage girato e trafugato con grande rischio per la sicurezza personale, racconta la vicenda di Pasha, un uomo che sfida la deriva autoritaria della società russa dopo l’invasione dell’Ucraina. “Un documentario che testimonia anzitutto il coraggio del suo protagonista, disposto a fronteggiare ritorsioni ed esilio pur di denunciare” recita la motivazione della giuria. La pellicola è stata definita “quanto mai necessaria in questi tempi di tanta cecità da parte di società impegnate a perpetrare l’orrore “.

Presieduta da Paola Randi e composta da Eva Parey, Paola Valentini, Matteo Berardini e Domenico Princigalli, la giuria ha assegnato il Gran Premio a How to Talk to Lydia?, della regista georgiana Rusudan Gaprindashvili.

Nella sezione dedicata alla salute e sicurezza sul lavoro, il primo premio è stato assegnato ex aequo a due opere:

  • Naima, di Anna Thommen, racconta la storia di una donna migrante in Svizzera, che studia per diventare infermiera in modo da ricongiungersi ai propri figli.
  • BadReputation, di Marta García e Sol Infante, segue invece la lotta alla sopravvivenza di una prostituta di strada. Quest’ultimo ha ricevuto inoltre un merito speciale per aver acceso un faro su un territorio lavorativo, quello dei sex worker, che in Italia necessita ancora di legislazione specifica e tutele sociali e assicurative, welfare, salute e sicurezza.

Un altro riconoscimento importante, il premio al miglior regista che abbia sviluppato temi di interesse per il Piemonte, è stato attribuito a Dream Car Wash di Edoardo Brighenti. Il corto di 13 minuti racconta una quotidianità fatta di lavori a giornata, piccoli soprusi e sogni che danno la forza di superare le avversità. La giuria, si legge in un comunicato, ha rintracciato nella parola “sogno” un legame con la Regione Piemonte, da sempre territorio accogliente e luogo dove i sogni di chi lo abita possono realizzarsi. Culla del cinema, della televisione, della radio, della moda e dell’elettronica, oggi il Piemonte ospita imprese che uniscono valori morali e principi di sostenibilità. In un mondo come quello di oggi, la possibilità di continuare ad avere sogni, coltivarli e realizzarli è sembrata una ricchezza importante.

Giunto alla sua sesta edizione, il festival è stato diretto anche questo anno da Annalisa Lantermo.

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