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Il Todi Festival 2025 torna alle origini per un nuovo inizio

La 39ª edizione della rassegna umbra segna il ritorno del fondatore Silvano Spada, puntando a un'offerta eclettica che mescola teatro, politica e arte. Lo scopo è quello di riconquistare il pubblico e rilanciare la città come centro culturale.

Silvano Spada a Todi
Silvano Spada a Todi
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22 Agosto 2025 - 18.39


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di Lorenzo Lazzeri

Il Todi Festival 2025, in programma dal 30 agosto al 7 settembre, riprende il suo cammino con la direzione artistica di Silvano Spada, il suo fondatore del 1987. L’evento, che prevede più di 50 appuntamenti, si propone di “strabiliare il pubblico“.

Il festival fonde generi e personaggi diversi. Nelle prime serate, gli spettatori assisteranno a monologhi e commedie con attori come Milena Vukotic, che porta la storia di Émilie du Châtelet ed Eva Grimaldi, protagonista della commedia Anime in affitto. Accanto a loro, il festival dà spazio a comicità e satira con spettacoli di Max Paiella e Pierfrancesco Poggi. Non mancano artisti che esplorano la biografia e l’autoironia, come Urbano Barberini con il suo one-man-show che mescola memoir e cabaret, e i fratelli Marianna e Marco Morandi, che raccontano la loro vita familiare nello spettacolo Benvenuti a casa Morandi. La rassegna, poi, integra il mondo del teatro con figure provenienti da altri ambiti, come il magistrato Alfonso Sabella e figure della politica come Fausto Bertinotti e Francesca Pascale, che affronteranno temi di attualità e dibattito civile.

Negli anni scorsi, alcune voci locali avevano sollevato dubbi sulla reale capacità del festival di avere un impatto importante sul territorio, in relazione ai costi sostenuti. Un’analisi del 2022 evidenziava che l’evento, pur attirando un pubblico, non sembrava portare grandi flussi turistici, a eccezione della serata finale, quando era presente un nome di spicco. Tutto questo era unito al fatto che il festival era finanziato in buona parte da fondi pubblici (mediamente il 71% dei costi dal 2016 al 2022 è stato coperto dal Comune di Todi) e ciò aveva alimentato il dibattito sulla necessità di una ristrutturazione e un grande rinnovamento.

Il ritorno di Silvano Spada è stata la risposta a queste critiche, con l’obiettivo e il compito di dimostrare che il festival può tornare a essere un volano turistico e culturale per la città. Le premesse sembrano essere positive, grazie a un’offerta diversificata che mira a coinvolgere fasce di pubblico diverse, dai giovani interessati a temi contemporanei come l’hikikomori (fenomeno di isolamento sociale volontario che si manifesta in persone che rifuggono la vita sociale per lunghi periodi ed evitando i contatti, a volte anche con i familiari n.d.r.), ai meno giovani attratti da nomi storici. L’edizione 2025 ha anche ottenuto il patrocinio di partner prestigiosi come Enel, segno di una ritrovata fiducia istituzionale.

L’apertura ufficiale, il 30 agosto alle ore 21:00, è affidata a The Festival Show, uno spettacolo di varietà che omaggia il teatro di rivista. Il giorno seguente il focus si sposta sulle “Storie di donne“, con lo spettacolo dedicato ad Alda MeriniAlda, parole al vento” e un monologo su Maria José di Savoia, oltre a incontri con il magistrato Alfonso Sabella e la partecipazione di Francesca Pascale. Lunedì 1° settembre Milena Vukotic interpreta il monologo su Émilie du Châtelet, mentre Fausto Bertinotti presenta il suo libro in dialogo con il sindaco Ruggiano. Il festival si conclude domenica 7 settembre con un concerto di violino e lo spettacolo di Lino Banfi, che torna sul palcoscenico dopo decenni di assenza con Passaggi a livello, in cui dialogherà con Pino Strabioli.

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