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Il centenario di Mario Giacomelli celebrato tra Milano e Roma

Due esposizioni a ripercorrere il suo cammino tra fotografia, poesia e arti visive

Il centenario di Mario Giacomelli celebrato tra Milano e Roma
fonte @SenigalliaNotizie.it
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22 Maggio 2025 - 16.40


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Nel 2025 ricorre il centenario dalla nascita di Mario Giacomelli (Senigallia 1925-2000) e per celebrare uno dei più grandi fotografi italiani, l’Archivio Giacomelli ha promosso una serie di iniziative che si terranno nelle due città a lui legate: Milano e Roma. Queste celebrazioni offrono al pubblico la possibilità di immergersi completamente in quello che era l’universo del maestro, ammirandone il linguaggio universale che dalla fotografia è riuscito a estrapolare.

Al Palazzo Reale di Milano sarà possibile visitare la mostra dal 22 Maggio al 7 settembre, con oltre 300 fotografie originali di Giacomelli. Sarà curata da Bartolomeo Pietromarchi e Katiuscia Biondi Giacomelli, ed è di fatto un viaggio a ripercorrere le varie fasi della carriera del fotografo.

Il percorso milanese si concentra sul legame di Giacomelli con la poesia, con i suoi scatti che si intrecciano con il linguaggio dell’incoscio e in cui ogni immagine racconta una storia.

Nella mostra romana, che si terrà al Palazzo delle Esposizioni dal 20 Maggio al 3 Agosto sarà invece ospitata l’esposizione Il fotografo e l’artista, con il tema centrale che in questo caso é la metamorfosi della materia e la concezione performativa che Giacomelli é riuscito a dare alla fotografia nel corso della sua carriera. Le immagini sono delle performance, che trasformano un istante in un racconto visivo in cui lo spettatore si immerge completamente.

Il parallelismo Milano Roma permette di approfondire due facce complementari della ricerca di Giacomelli, dando vita ad un processo espositivo unico. Ogni sezione non solo offre un’opportunità per esplorare l’evoluzione dell’artista, ma è anche modo per prendere coscienza del percorso umano di uno dei pilastri della fotografia contemporanea.

Nell’esposizione romana spicca la sala dedicata alla serie Io non ho mani che mi accarezzino il volto (1961-1963), un’occasione imperdibile per immergersi in uno dei lavori più rivoluzionari di Giacomelli, che ne ha consacrato la fama internazionale.

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