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Palermo celebra Picasso

L’artista e l’uomo in 84 opere, visibili fino al 4 maggio

Palermo celebra Picasso
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30 Dicembre 2024 - 14.19


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Il Palazzo Reale di Palermo ospita, fino al 4 maggio prossimo, la mostra Celebrating Picasso, organizzata dalla Fondazione Federico II insieme al tedesco Kunstmuseum Pablo Picasso di Münster con la collaborazione di varie istituzioni e collezioni private, tra cui il Museo Picasso di Antibes, il Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto e la Galleria La Nuova Pesa di Roma.  

I curatori sono riusciti così a mettere insieme ben 84 tra dipinti, litografie, linoleografie, acquetinte, acqueforti, ceramiche, puntesecche, che illustrano il profondo e variegato legame del maestro spagnolo con l’arte. Picasso era impegnato infatti in una ricerca continua e libera, giocosa, di forme e stili sempre nuovi, anche attraverso l’utilizzo magistrale di materiali inediti; emblematica di questo la sua frase “Mi sveglio neoclassico e mi addormento neocubista”.

Ma non solo. La vita intima di Picasso, strettamente legata al suo percorso artistico, è mostrata in un video-documento storico con scene originali di Picasso al lavoro, gentilmente concesse dalla Mediateca di Bologna, e attraverso una serie di fotografie di David Douglas Duncan, il fotografo che nel 1956 ebbe accesso totale al suo studio e alla sua casa.

“L’opera che si dipinge è una sorta di diario da tenere”, disse Picasso, e questa esposizione riesce a trasmettere al visitatore la complessità e il legame, intimo e inseparabile, tra l’uomo e l’artista, la sua mutevolezza e le sue contraddizioni.

Il progetto si colloca sulla scia del cinquantesimo anniversario dalla morte del Maestro, avvenuta l’8 aprile 1973. Olivier Widmaier Picasso, Presidente del Kunstmuseum Pablo Picasso di Münster, figlio di Maya Picasso e nipote del Maestro, ha dichiarato: “Questa mostra ha l’obiettivo di offrire al grande pubblico palermitano e anche ai visitatori di tutto il mondo una presentazione inesauribile del talento di mio nonno. Non si tratta di un approccio generalista, in cui il visitatore rischia di perdersi, ma di un sottile equilibrio delle opere presentate. Picasso osservava la cultura italiana, che alimentò il suo periodo neorealista dopo il cubismo e prima del suo stesso surrealismo. Palermo è quindi una tappa per ricordarlo. Verrò presto a Palazzo Reale per parlare direttamente di Pablo Picasso, il più grande artista della modernità e anche un po’ il nonno di tutti noi”.

Per informazioni http://www.federicosecondo.org/

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