Baricco festeggia i trent’anni di "Novecento" | Culture
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Baricco festeggia i trent’anni di "Novecento"

Al Teatro Goldoni, durante la VI edizione del Festival delle Idee, lo scrittore celebrerà i trent’anni del suo monologo, con una lettura corale inedita e riunendo le voci di artisti che, in decenni, hanno abitato quest'opera.

Baricco festeggia i trent’anni di "Novecento"
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12 Ottobre 2024 - 11.12


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Nel riflesso del tempo che passa, le opere letterarie come “Novecento” non si lasciano confinare né dagli anni né dagli spazi. Baricco, assieme al regista Gabriele Vacis e allo scenografo Roberto Tarasco, celebrerà i trent’anni di quel testo che, nel 1994, divenne, si da subito, di rilevanza internazionale.

Al Teatro Goldoni di Venezia, il 20 ottobre 2024 si prefigura come un evento ed occasione per confermare la dimensione teatrale del libro, la cui messa in scena sarà arricchita da nuovi testi e contributi originali.

A rendere ancora più importante l’incontro potrebbero essere proprio gli interventi di artisti che, nel corso di questi tre decenni, hanno reso vivo il monologo in contesti differenti: Lella Costa, Marco Paolini, Paolo Rossi, Mirko Artuso e molti altri hanno prestato la loro voce a quella narrazione che continua a esplorare il senso dell’esistenza umana attraverso la storia di un pianista che, nato su una nave, non è mai sceso a terra.

Accanto alla dimensione teatrale, é previsto un momento di arricchimento dal ricordo di Eugenio Allegri, l’attore a cui il monologo venne originariamente affidato e che con la sua interpretazione ha lasciato un segno nell’immaginario collettivo di “Novecento”. La serata includerà immagini, racconti inediti e contributi video di Arnoldo Foà e dello stesso Allegri, per riportare alla memoria il ricordo sia attraverso un’esperienza individuale, ma come un atto collettivo che coinvolga tutti coloro che hanno attraversato l’opera e continuano a viverla oggi.

La partecipazione della pianista Gilda Buttà, interprete originale delle musiche di Ennio Morricone per il film “La leggenda del pianista sull’oceano” di Giuseppe Tornatore, rafforza ulteriormente i legami tra il testo e le sue molteplici trasposizioni artistiche, dalle tavole del teatro fino al grande schermo. La musica diventerà così un elemento fondante che stratificherà l’evento, collegando il monologo alle altre forme artistiche che ne sono derivate.

La lettura collettiva, condotta da Alessandro Baricco e Valeria Solarino, promette di tessere una trama di memoria e innovazione, in cui il passato dell’opera si intreccia con il presente, suggerendo che il vero nucleo di “Novecento” non risiede nella sua trama, bensì nella capacità continua di stimolare riflessioni profonde sul senso della vita e sul rapporto con l’infinito.

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