La rivista Micromega lancia un 'Nobel a sorpresa' | Culture
Top

La rivista Micromega lancia un 'Nobel a sorpresa'

Il candidato è lo scrittore Giuseppe Montesano, scelto principalmente per il suo lavoro intitolato "Lettori Selvaggi"

La rivista Micromega lancia un 'Nobel a sorpresa'
Preroll

redazione Modifica articolo

20 Settembre 2023 - 20.18


ATF

Si avvicina il fatidico giorni dell’annuncio del Nobel per la Letteratura 2023: giovedì 5 ottobre sapremo il nome del candidato vincitore.

Dall’Accademia Reale Svedese, ovviamente, non trapela nessuna indiscrezione su candidature e valutazioni, ma ciò non impedisce ipotesi e scommesse sul candidato vincitore in salotti e circoli letterari. Grande è il fermento nell’attesa di conoscere il nome di chi indosserà la medaglia che simboleggia uno dei più grandi onori in riferimento al mondo accademico.

La rivista Micromega, peró, lancia, nella sua rubrica Mappe del Nuovo Mondo, un ‘Nobel a sorpresa‘ con lo scrittore Giuseppe Montesano come candidato.

Per la prima volta accade qualcosa di fuori dal comune. “Vogliamo inaugurare l’usanza di proporre un ‘Nobel a sorpresa’, indicando cioè un’autrice o un autore che non vincerà il premio, e a cui però per compensazione Mappe del Nuovo Mondo vuole accostare il suo nome” spiega Andrea Maffei nel suo articolo su Micromega.

Il motivo principale per cui Montesano è candidato, più che per la sua attività di romanziere (Nel corpo di Napoli con Mondadori, Di questa vita menzognera con Feltrinelli) si riscontra nel suo impegno “di saggista, e per il mastodontico lavoro su Baudelaire (Baudelaire è vivo. I fiori del male, tradotti e raccontati per Giunti) e, soprattutto, per Lettori selvaggi, di nuovo con Giunti. È quest’ultima opera, in special modo, a consegnarlo alla Storia letteraria” viene sottolineato. “Un tomo di quasi duemila pagine che rappresenta l’opera che il grande Jorge Luis Borges avrebbe sempre sognato di comporre e – per mancanza di disciplina, forse – ha mancato di scrivere. Non è cosa da poco” secondo la rivista.

Montesano afferma, in relazione alla sua controcadidatura: “Quando mi chiedono di Lettori selvaggi, non so mai davvero cosa dire, anche quando scopro che a Micromega ho dei lettori affettuosi che si divertono con il gioco dei libri, e in più fanno divertire me accostandomi, del tutto indegnamente, a un maestro come Borges. Cos’è Lettori selvaggi non lo so ancora. So solo che forse non sarò mai più così felice come quando scrivevo Lettori selvaggi”. “I miei amici – spiega lo scrittore – mi avevano chiesto una lista di cose essenziali da leggere e da salvare per il futuro, e io ho fatto la lista. Ma mi sembrava arida, e allora, di colpo, mi è venuto il desiderio di far toccare con mano i romanzi, le poesie e gli scrittori e gli artisti che avevo amato e amavo ancora”.

Montesano racconta che le pagine di Lettori selvaggi, “sono state scritte con entusiasmo, divertimento e passione, e come in preda a una trance lucida. Per me, oggi più che mai, conta questo. Avere passioni e pensieri che si possano condividere con gli altri”, conta “il dialogo tra sconosciuti, lo scrittore e il lettore, che si incontrano per attingere a qualcosa che va al di là di entrambi e dà senso a quello che si fa” dice Montesano e aggiunge: “Penso che questo dialogo sia come acqua in un deserto. Altro che premio Nobel!”.

Native

Articoli correlati