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Il Cenacolo Vinciano come non lo avremo mai visto prima

Al via da giugno 2025 i lavori per un rinnovamento grazie ai fondi del Pnrr e al contributo della famiglia Bonomi.

Il Cenacolo Vinciano come non lo avremo mai visto prima
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22 Agosto 2023 - 17.13


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L’idea è quella di dare vita ad un “museo sostenibile” – spiega la direttrice regionale musei della Lombardia, Emanuela Daffra. Così il Cenacolo di Leonardo Da Vinci, databile al 1494-1498 e realizzato su commissione di Ludovico il Moro nel refettorio del convento adiacente al santuario di Santa Maria delle Grazie a Milano, grazie al Pnrr e alla donazione di 800 mila euro da parte di Investindustrial Foundation, di proprietà della famiglia Bonomi, verrà completamente rinnovato per offrire al visitatore un’esperienza mai vista prima, più completa e straordinaria che mai.

Si tratta di un investimento importante, dal valore complessivo di 1,8 milioni di euro e al quale la storica famiglia di Milano Bonomi rivela di aver contributo non solo in segno di amore per la città e per l’arte, ma anche per un ineluttabile senso del dovere oltre che onore.

L’obiettivo dell’intervento – la cui data di inizio è fissata al 30 giugno 2025 e non si protrarrà oltre la fine dell’anno successivo -è quello di riuscire a razionalizzare i flussi di visita, quindi l’apertura di nuovi spazi per rendere gli spostamenti dei turisti più agevoli possibili, ma non solo. Tante anche le migliorie, come un progetto di valorizzazione pensato per il giardino così da renderlo accessibile senza mai uscire dagli spazi del museo e si pensa già anche a dei laboratori didattici oltre che a nuovi percorsi di visita da inaugurare a fine di un progetto portato avanti in collaborazione anche col Politecnico di Milano.

L’intervento, che richiede grandi sacrifici economici e non solo, come spiega la Direttrice, è stato voluto per dare vita ad un nuovo percorso di visita. Queste le sue parole, come riportato da Ansa: (…) “Consentirà una migliore organizzazione dei flussi, una visita più completa e piacevole al Cenacolo perché più fluida, innalzando ulteriormente i livelli di sicurezza ambientale necessari per tutelare i dipinti del Refettorio”.

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