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"Cutro, Calabria, Italia": un documentario per non dimenticare l'accoglienza oltre la tragedia

Mimmo Calopresti dirige un film-documentario sulla solidarietà e l'impegno di Cutro dopo la tragedia del naufragio che causò 93 morti

"Cutro, Calabria, Italia": un documentario per non dimenticare l'accoglienza oltre la tragedia
Presentazione "Cutro, Calabria, Italia"
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21 Maggio 2023 - 17.43


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Il Festival del cinema di Cannes ha visto la presentazione di un progetto cinematografico di grande impatto emotivo: il documentario intitolato “Cutro, Calabria, Italia“. Il regista di fama internazionale Mimmo Calopresti si impegna a raccontare gli eventi seguiti al naufragio di un barcone carico di migranti avvenuto il 26 febbraio scorso a “Steccato” di Cutro, che ha causato la morte di 93 persone e una decina di dispersi.

L’incontro a Cannes è stato moderato da Laura Delli Colli, presidente del Sindacato nazionale giornalisti cinematografici, e ha visto la partecipazione dello stesso Calopresti e di Anton Giulio Grande, Commissario straordinario della Fondazione Calabria Film Commission.

Le riprese di questo film-documentario, sostenuto dalla Fondazione Calabria Film Commission nell’ambito del progetto “Calabria Straordinaria”, inizieranno nella regione calabrese all’inizio del prossimo mese di giugno.

I fatti di Cutro hanno commosso il mondo“, ha dichiarato Anton Giulio Grande. Con il lavoro di Calopresti, si intende toccare i temi dell’accoglienza e degli approdi, evidenziando le azioni positive compiute dalla popolazione di Cutro e dalle istituzioni il giorno del tragico naufragio. Il regista, noto per i suoi documentari di fama internazionale, intende anche mettere in luce il profondo legame esistente con episodi precedenti del cinema italiano, come le ambientazioni pasoliniane nelle terre di Calabria, in particolare proprio a Cutro, dove Pasolini girò “Il Vangelo secondo Matteo” nel 1964.

Mimmo Calopresti ha sottolineato l’importanza di non dimenticare: “Solo così riusciremo a dare un senso ad una tragedia come quella avvenuta a Cutro. Lo scopo è ricordare chi non c’è più, raccontare le storie di chi si trovava su quel barcone che si è sbriciolato sulla spiaggia di ‘Steccato’ di Cutro, parlare di tutta quella gente che si è data da fare per dare una mano ai superstiti e che si è mobilitata per giorni per ricostruire e recuperare i brandelli di vita che arrivavano da quel mare che ha ululato per giorni e notti. Insomma, trovare un senso a quel che è successo facendo la sola cosa che so fare: raccontare“.

Il documentario “Cutro, Calabria, Italia” si propone, quindi, di andare oltre la tragedia del naufragio, mettendo in luce la solidarietà e l’impegno della comunità di Cutro nel momento del bisogno, e di non dimenticare le vite spezzate in quella terribile giornata.

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