di Irene Perli
Gustavo Dudamel è pronto ad aggiungere nel suo curriculum la fresca nomina a direttore della New York Philharmonic Orchestra, fondata nel 1842 ed in assoluto la più longeva orchestra statunitense da quasi cinquant’anni. Dudamel avrà l’onore di continuare il cammino di grandi maestri come Gustav Mahler, Arturo Toscanini e Leonard Berstein.
«È un sogno che si avvera per i nostri musicisti, per il nostro pubblico e certamente per me», ha dichiarato elettrizzata la presidente del tempio della musica di New York, Deborah Broda, dando un caloroso benvenuto al quarantaduenne venezuelano ‘visionario’, grazie al quale sperano di vivere ‘uno dei capitoli più eccitanti’ nella storia dell’istituzione, che ha appena aperto un nuovo teatro.
Il nuovo direttore scenderà in campo all’inizio della stagione 2026-2027 e avrà il titolo di Direttore Artistico e Direttore D’Orchestra per un periodo di cinque anni. Dudamel, che al momento dirige la Filarmonica di Los Angeles dal 2009, l’Opera di Parigi dal 2021 e l’Orchestra Sinfonica Simón Bolívar del Venezuela dal 1999, ha avuto come mentore José Antonio Abreu, pedagogo, musicista ed ex Presidente del Consiglio nazionale della cultura del Venezuela.
«Oggi sono onorato di essere stato nominato prossimo direttore musicale e artistico della New York Philharmonic, unendomi ad un’eredità che comprende grandi maestri», ha dichiarato Dudamel rendendo anche omaggio al suo precettore per averlo formato in uno dei più prestigiosi programmi di educazione musicale: il Sistema venezuelano, un modello didattico ideato e promosso in Venezuela dallo stesso Abreu che ha permesso a molti giovani di approcciarsi alla musica imparando a suonare uno strumento.
Spinto dalle esperienze e dal suo animo puro, il futuro direttore della NY Philharmonic ha favorito la diffusione della musica classica attraverso l’incontro con nuovi pubblici ed ha permesso alle comunità meno abbienti di avere accesso alle arti. Ha sempre creduto fortemente che le note abbiano il profondo potere di cambiare vite e ispirare il cambiamento nel mondo, sperando che un giorno la musica possa essere riconosciuta come un diritto fondamentale per tutti.
Dudamel ha già scelto la formazione sinfonica da portare sul podio del Lincoln Center of the Performing Arts: i noti ed impegnati musicisti hanno già suonato con lui numerose volte, tanto che il trombettista Christopher Martin ha affermato: «Ogni volta che sale sul podio, sentiamo un legame straordinario con lui». Non resta che attendere l’inizio della stagione 2026-2027, quando l’orchestra e il suo direttore porteranno avanti una tradizione ultra millenaria per mezzo di una bacchetta e perseguendo l’amore verso la musica.
