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A Vicenza in mostra l'architettura industriale del Rinascimento

Aperta al pubblico fino al 12 marzo 2023, l'esposizione racconta l'enorme boom industriale del Veneto in epoca rinascimentale, periodo storico che coincide perfettamente con la piena maturità artistica del Palladio

A Vicenza in mostra l'architettura industriale del Rinascimento
Uno dei dipinti esposti a Vicenza
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redazione Modifica articolo

14 Novembre 2022 - 16.53


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Come raffigurato nel dipinto Orfeo ed Euridice del 1510, Tiziano non immaginava l’Inferno come un regno di fiamme e zolfo, bensì con le forme di un enorme altoforno affiancato da due ruote idrauliche che ne azionano i mantici (come quelli che vedeva nella sua Pieve di Cadore). L’opera è esposta nelle sale del Palladio Museum di Vicenza tra pergamene, attrezzi di lavoro, modellini e pezzi pregiati di artigianato.

È dal miracolo imprenditoriale della repubblica dei Dogi che ha preso vita la mostra Acqua, Terra, Fuoco. L’architettura industriale nel Veneto del Rinascimento, visitabile fino al 12 marzo 2023. I tre elementi citati rappresentano una chiave di lettura per osservare meglio la progressione economica della zona, che ha visto la seta quale settore privilegiato.

Come racconta il direttore Guido Beltramini, «Senza la ricchezza prodotta dalle seterie e dalle fabbriche del Nord-Est di cinque secoli fa Andrea Palladio non avrebbe potuto creare ville e i palazzi oggi oggetto dell’ammirazione universale». Ecco spiegata la scelta di piantare un albero di gelso nei cortili del Palladio Museum, circa dieci anni fa.

Deborah Howard, curatrice della mostra e specialista di architettura veneziana del St. John’s College di Cambridge, ha posto la sua attenzione sull’incredibile numero di brevetti di macchinari e ingranaggi, arrivando a contarne ben 486 nella seconda metà del Cinquecento. Inequivocabili le sue parole: «Ho voluto dimostrare che in quel periodo c’è stata una sorta di rivoluzione industriale, perché il numero di nuove invenzioni è quasi uguale a quello registrato alla fine del Settecento durante quella che viene considerata la vera rivoluzione».

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