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"Quassù su questa terra che racconta": a Sant'Anna di Stazzema due giorni di teatro per tenere viva la memoria

Il festival organizzato da Elisabetta Salvatori e La Bottega del teatro, vedrà susseguirsi quattro spettacoli tra l'8 e il 9 agosto.

"Quassù su questa terra che racconta": a Sant'Anna di Stazzema due giorni di teatro per tenere viva la memoria
Il Monumento ossario di Sant'Anna di Stazzema

redazione Modifica articolo

5 Agosto 2022 - 18.57


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Saranno due giorni di teatro quelli a Sant’Anna di Stazzema (Lucca) in occasione del festival “Quassù su questa terra che racconta” di Elisabetta Salvatori e La Bottega del teatro. Quattro gli spettacoli, in programma tra l’8 e il 9 agosto, per tenere viva la memoria degli abitanti del quartiere Corea a Livorno, ricostruito dopo la guerra, e le storie di uomini mai ritornati dai fronti dove combattevano, con il tradizionale spettacolo di Elisabetta Salvatori “Scalpiccii sotto i platani”.

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Come spiegano gli organizzatori la rassegna è nata sull’impulso dell’associazione Martiri di Sant’Anna ed è curata dal Parco nazionale della pace di Stazzema, vedendo alternarsi quattro attori impegnati in altrettante rappresentazioni.

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Aprirà il festival l’8 agosto alle 19.30 “Corea. Una questione di geometrie”, opera scritta e recitata da Fabrizio Brandi, per proseguire, alle 21.30, con “Filippo vostro. Storie della ritirata di Russia”, di e con Luca Barsottelli e la collaborazione drammaturgica di Francesco Niccolini. Il giorno successivo andrà in scena “Scalpiccii sotto i platani”, sceneggiatura scritta e interpretata da Elisabetta Salvatori con al violino Matteo Ceramelli, per proseguire, alle 21.30, con “Marocchinate. Aspettavamo ji salvatori… so’ arrivati ji diavoli” di Simone Cristicchi e Ariele Vincenti, con Ariele Vincenti e la regia di Nicola Pistoia.

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