'Oliviero Toscani. 80 anni da situazionista': le più grandi opere del maestro in mostra a Bologna | Culture
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'Oliviero Toscani. 80 anni da situazionista': le più grandi opere del maestro in mostra a Bologna

Presentata da Arthemisia, la mostra sarà a Palazzo Albergati dall’8 aprile al 4 settembre 2022

'Oliviero Toscani. 80 anni da situazionista': le più grandi opere del maestro in mostra a Bologna
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30 Marzo 2022 - 17.50


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La mostra, a cura di Nicolas Ballario, ripercorrerà tutti i momenti cruciali della carriera dell’irriverente e geniale fotografo attraverso più di 100 fotografie, tutte esemplificative della sua creatività. Il titolo, 80 anni da situazionista, celebra al contempo la vocazione di Toscani e gli 80 anni da poco compiuti.

Pena di morte, razzismo, sesso, violenza, guerra, anoressia sono solo alcune delle tematiche che ha messo in rilievo attraverso l’obbiettivo della propria macchina fotografica. Saranno in mostra tutte le sue campagne più celebri, quelle che hanno scosso l’opinione pubblica e fatto discutere, ma verranno anche esposte opere meno famose, che rivelano il Toscani meno conosciuto, come quello degli inizi.

Sarà presente il suo scatto più rivoluzionario, come egli stesso lo ha definito in una recente intervista, quello per la campagna pubblicitaria dei Jesus Jeans del 1973 ‘Chi mi ama mi segua’ e anche altri importanti lavori come Bacio tra prete e suora del 1992, i Tre Cuori White/Black/Yellow del 1996, No-Anorexia del 2007. A questi si aggiungeranno poi le immagini realizzate per la moda a Donna Jordan, Caludia Schiffer e Monica Bellucci e quelle del periodo della sua formazione presso la Kunstgewerbeschule nella Zurigo degli anni Sessanta. In mostra si potranno osservare anche i ritratti a grandi protagonisti della cultura dagli anni ’70 in poi come Carmelo Bene, Federico Fellini, Lou Reed, Mick Jagger.

Una sala in particolare verrà dedicata al progetto Razza Umana, che ha permesso a Toscani di solcare centinaia di piazze in tutto il mondo fotografando letteralmente chiunque lo desiderasse, dando così vita, con più di diecimila ritratti, al più grande archivio fotografico esistente sulle differenze morfologiche e sociali dell’umanità.

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