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A Mantova torna la Biennale Internazionale della Fotografia Femminile

Dal 3 al 27 marzo, la seconda edizione prevede grandi mostre di fotografie italiane e internazionali, e tante altre iniziative, tra cui conferenze e proiezioni. La riflessione di questa edizione ruota intorno a "Legacy", ovvero il "lascito" o l' "eredità"

A Mantova torna la Biennale Internazionale della Fotografia Femminile
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19 Febbraio 2022 - 21.16


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A Mantova, dal 3 al 27 marzo 2022, si terrà la seconda edizione della Biennale Internazionale della Fotografia Femminile, organizzata dall’associazione “La Papessa”, con la direzione artistica di Alessia Locatelli e con il sostegno del Comune e della Provincia di Mantova.

La riflessione di questa edizione ruota intorno a “Legacy“, un termine che condensa diversi concetti, dal “lascito” all'”eredità”, a più in generale a tutto ciò che è possibile creare e trasmettere alle generazioni future. La scelta del tema non è casuale, ma deriva dall’esperienza della prima edizione della Biennale che, prevista per il mese di marzo 2020, non è stata più realizzata per via della pandemia.

“Proprio la prima, dolorosa, esperienza della Biennale 2020 – spiegano gli organizzatori all’Ansa – ha suggerito il tema di questa edizione. Nell’epoca attuale, così carica di cambiamenti, il collettivo umano deve misurarsi con quello che gli è stato lasciato, agire con questo lasciato nel presente per creare un futuro che sia forte ed equilibrato”.

Questa edizione seguirà lo stesso format del programma originale della prima, prevedendo grandi mostre di fotografie italiane e internazionali, insieme a numerose iniziative, come una “Open Call” per il circuito Off, nonché letture Portfolio, workshop, presentazioni di libri, conferenze e proiezioni.

Tra i progetti protagonisti della Biennale, ci saranno i nomi di Daniella Zalcman sui bambini nativi indiani forzati a lasciare la loro cultura e la loro famiglia per entrare in collegi gestiti dalla chiesa, e di Ilvy Njiokiktjien, che esplora cosa vuol dire “convivere con l’eredità della disuguaglianza” in Sudafrica.

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