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Allarme biblioteche: la Braidense, con poco personale, rischia la chiusura

"Siamo passati da 33 bibliotecari nel 2005 a soltanto 2", ha denunciato il direttore Bradburne durante l'annuncio del ricco programma della stagione. "Non si può andare avanti così", sono le sue forti parole

Allarme biblioteche: la Braidense, con poco personale, rischia la chiusura
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12 Novembre 2021 - 18.06


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In tutto il paese, le biblioteche sono a rischio dalla chiusura. E’ l’allarme lanciato dal James Bradburne, direttore della Biblioteca Braidense e di Brera che, presentando le prossime iniziative previste, ha mostrato non poche incertezze sulla situazione delle biblioteche in Italia.

“Siamo passati da 145 dipendenti di cui 33 bibliotecari nel 2005 a 33 nel 2021, di cui due soli bibliotecari. E l’anno prossimo ne resterà uno. Non si può andare avanti così”, ha dichiarato senza mezzi termini.

Un quadro preoccupante, soprattutto per via del ricco programma della stagione: come ha sottolineato il direttore, infatti, adesso l’impegno maggiore della Braidense è nell’allestimento dello studiolo di Umberto Eco che, di fianco a quello del Manzoni, ospiterà i 1200 libri antichi donati dallo scrittore.
Ci saranno anche le diverse donazioni da catalogare, dalla Prutscher, con i libri illustrati da Vienna all’inizio del Novecento, alla Rizzardi con libri d’artista contemporanei.
E poi ci sono le mostre, i concerti, gli incontri, come quelli di Bookcity.
Tra gli appuntamenti previsti, il 19 novembre sarà presentato il nuovo libro di Bradburne, “Nicole e la casa dei libri”. Il 25 novembre, poi, Emilio Isgrò donerà alla Biblioteca l’opera “Cinque maggio cancellato” che chiuderà l’anno delle celebrazioni in onore di Napoleone. Dal 2 dicembre al 31 dicembre ci sarà la mostra “Oggetto libro”, che mette a confronto i libri di design e i libri d’artista. Dal 4 maggio al 7 luglio, sarà poi il turno della rassegna dedicata a Umberto Eco “L’idea della Biblioteca”, che è stata sviluppata con gli studiosi del Centro Umberto Eco a Bologna, insieme al Warburg Institute di Londra. Dal 22 settembre al 19 settembre, “Steinberg da vicino”, nata dalla donazione delle opere dell’omonimo scrittore alla Braidense.

E’ chiaro che per portare avanti tutte queste attività, occorrono personale e risorse umane, che attualmente scarseggiano.

“Siamo stati abbandonati”, spiega esplicitamente il direttore, denunciando come non sia possibile per la biblioteca assumere qualcuno in autonomia, in quanto essa è statale.

Ma non è un problema della Braidense e di Brera, ma è un problema nazionale: “Tutte le biblioteche in questo Paese sono minacciate di chiusura, dal 2016 i finanziamenti dello Stato si sono azzerati”. Secondo il direttore, l’unica soluzione sarebbe “lasciare le assunzioni all’autonomia delle biblioteche, con concorsi locali. Un progetto che “non si fa in un anno ma in 10”, ma che risulta essere necessario.

E aggiunge sul ruolo delle istituzioni: “Il ministro della Cultura Dario Franceschini è consapevole di questo problema, ma non è sulla sua agenda né su quella di Brunetta. Grazie al turismo posso mettere pressione sulla Pinacoteca, ma purtroppo le biblioteche in questo Paese non sono considerate meritevoli di sostegno: ci sarebbe bisogno di una figura come Umberto Eco per dire che non possiamo abbandonare il libro e la lettura”.

Se al momento il direttore è sulla posizione per cui “non vedo una possibilità politica”, sta pensando ad altre opzioni, come “la possibilità di chiudere, con il consenso del personale” e a un coordinamento con le altre biblioteche statali passate sotto la direzione Musei, come l’Estense di Modena e la Reale di Torino. Nonostante tutto, “stiamo ancora facendo un bel lavoro, non siamo morti, anche se – conclude – la situazione è critica”.

 

 

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