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Scoperta a Roma: il futurista Giacomo Balla ballava il tic tac

Venute alla luce pitture murali a Villa Hüffer: il pittore le eseguì per un locale del Futurismo. Sull'artista: si recupera anche la sua casa e c'è una mostra a Milano

Scoperta a Roma: il futurista Giacomo Balla ballava il tic tac
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19 Ottobre 2018 - 16.48


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Nel 2017, durante la ristrutturazione del complesso di Villa Hüffer, edificio vicino al Palazzo delle Esposizioni a Roma (sul lato su via Milano, quella del tunnel, al numero 24) sulle pareti e sul soffitto al piano terra i muratori hanno scoperto la bellezza di circa 80 metri quadrati di pitture murali eseguite da Giacomo Balla un secolo prima. “La palazzina agli inizi degli anni Venti del Novecento aveva ospitato il Bal Tic Tac, il primo cabaret – locale da ballo in stile futurista di Roma, decorato e arredato” dall’artista, rivela la Soprintendenza Speciale di Roma che ha supervisionato i restauri in corso e ha presentato alla stampa un capitolo importante del futurismo ritenuto per decenni sparito. L’istituzione divulga anche una notizia che fa ben sperare: annuncia come prossima “la fine della messa in sicurezza di Casa Balla in via Oslavia a Roma, necessaria per una prossima apertura al pubblico”. Un’ottima notizia perché parliamo di un luogo storico che sembrava congelato in una situazione intricata dai risvolti privati. Infatti quei lavori vengono “effettuati in accordo con gli eredi del pittore”. Sostiene l’intervento la Banca d’Italia, lo controlla e vi collabora la Soprintendenza stessa diretta dal soprintendente Francesco Prosperetti.
Nella Villa Hüffer la Banca d’Italia crea uno spazio museale del Centro per l’educazione monetaria e finanziaria ed è durante questi lavori che sono riemerse le pitture di Balla: se non integrali, almeno gran parte. Erano sotto controsoffitti, carta da parati e tinteggiature. Il Centro aprirà presumibilmente alla fine del 2021.
Su Giacomo Balla futurista ha aperto da una settimana anche una mostra a Milano: alla Galleria Bottegantica, fino al 2 dicembre, con trenta opere riunite sotto il titolo “Ricostruzione futurista dell’universo”. L’artista nacque nel 1871, morì nel 1958.

 

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