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Diritti civili, guerre, sport e natura nei migliori scatti dei fotoreporter

Al Castello di Bard in Val d'Aosta le foto premiate dal World Press Photo

Diritti civili, guerre, sport e natura nei migliori scatti dei fotoreporter
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27 Dicembre 2017 - 17.25


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Dopo la classica tappa d’esordio a Roma, la mostra del World Press Photo è da una ventina di giorni e fino al 7 gennaio al Forte di Bard (Aosta). Con oltre 140 foto di altissima qualità su cronaca, sport, natura, spesso drammatiche, e 12 video dei fotoreporter.

Il premio è alla sua 60esima edizione e ogni anno una giuria internazionale della Fondazione sceglie gli scatti più efficaci che raccontano, denunciano e raccontano una storia del nostro tempo. Dopo aver esaminato 80.408 immagini pubblicate sui giornali proposte da 5.034 fotografi provenienti da 126 paesi, la giuria del prestigioso concorso ha premiato 45 fotografi di 25 diverse nazionalità: Australia, Brasile, Canada, Cile, Cina, Filippine, Finlandia, Francia, Germania, India, Iran, Italia, Nuova Zelanda, Pakistan, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Sud Africa, Spagna, Svezia, Siria, Turchia, Stati Uniti e Ungheria.

Quattro i fotografi italiani premiati nelle otto categorie del concorso (spot news, notizie generali, attualità, vita quotidiana, ritratti, natura, sport e progetti a lungo termine): Giovanni Capriotti (categoria: sport, primo premio), Antonio Gibotta, Agenzia Controluce (categoria: ritratti, secondo premio), Alessio Romenzi (categoria: notizie generali, terzo premio) e Francesco Comello (categoria: vita quotidiana, terzo premio).

 

In mostra al Forte di Bard anche la foto dell’anno 2016 “An Assassination in Turkey” (Omicidio in Turchia), del fotografo turco, membro dell’Associated Press, Burhan Ozbilici, scattata il 19 dicembre e che ritrae l’attentatore Mevlüt Mert Altıntaş dopo aver assassinato l’ambasciatore russo in Turchia, Andrey Karlov, durante un’inaugurazione nella Galleria d’Arte di Ankara.

Come spiega la nota stampa, l’esposizione presenta anche i 12 video vincitori del 2017 Digital Storytelling Contest, premio assegnato alle migliori forme di giornalismo visivo grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie digitali e alla diffusione di Internet.

 

 

Foto di Amber Bracken: le proteste dei Mohawk contro il Dakota Access Pipeline, a Cannon Ball, North Dakota

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