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Il tribunale difende il David di Michelangelo e blocca un sito internet

Il giudice dà ragione al ministero dei beni culturali contro un sito che usa l’immagine della scultura e vende biglietti a prezzi maggiorati

Il tribunale difende il David di Michelangelo e blocca un sito internet
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redazione Modifica articolo

23 Novembre 2017 - 23.22


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Il David di Michelangelo stavolta non batte Golia bensì un avversario molto più sfuggente: un sito internet all’estero che pubblicizza la visita al museo fiorentino e vende biglietti a prezzi maggiorati rispetto a quelli della Galleria dell’Accademia. Quel sito dovrà togliere l’immagine e smettere di vendere quei biglietti  “in tutto il territorio europeo”, il divieto non vale solo in Italia.

Il tribunale della città toscana ha dato pienamente ragione al Ministero dei beni e attività culturali e del turismo che ha denunciato, per il museo stesso, la società “Visit Today” di aver violato il diritto di copyright. Al di là del singolo caso, è un precedente importante nel campo del diritto web. Il sito dell’agenzia di viaggio, che ha sede all’estero e non ha mandato rappresentanti legali in aula per cui è risultato contumace, è stato condannato a togliere immagini che pubblicizzano i servizi oltre al dover ripagare tutte le spese.

L’ordinanza mette più divieti: il sito non può usare a fini commerciali l’immagine del David di Michelangelo, deve ritirare e distruggere “tutto il materiale pubblicitario” con la riproduzione dell’immagine della scultura, deve eliminare dal sito l’immagine dell’eroe scolpito dal Buonarroti, oltre a sostenere le spese della pubblicazione dell’ordinanza su tre quotidiani nazionali e tre periodici. Il sito si è salvato solo da una misura richiesta dall’Avvocatura di Stato al tribunale e non concessa: l’oscuramento del sito.

 

La nota del museo spiega da dove nasce la denuncia: “Il Codice dei beni culturali riserva all’autorità che ha in consegna il bene culturale il diritto di consentirne la riproduzione, previa richiesta di concessione e pagamento del canone, stabilito dall’autorità stessa. La Visit today non ha mai chiesto né ottenuto tale concessione ma usa sia sul suo sito web che nel materiale commerciale l’immagine del David di Michelangelo per pubblicizzare la sua attività commerciale”.

“Bene l’ordinanza emanata dal tribunale di Firenze che vieta la riproduzione a fini commerciali dell’immagine del David di Michelangelo senza le dovute autorizzazioni”, commenta in una nota il ministro Dario Franceschini: “Nonostante il Codice dei Beni culturali sia molto chiaro sul punto vi sono ancora molti casi di bagarinaggio online e di uso improprio delle immagini del patrimonio culturale italiano. Questa ordinanza rappresenta un importante passo avanti per la tutela dei diritti dei consumatori e la salvaguardia dei capolavori d’arte custoditi nei musei italiani. Il ministero – conclude il ministro – continuerà a vigilare e a denunciare tutti i casi di violazione della legge”.

 

 

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