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I Berliner Philharmoniker tornano in concerto a Roma con Petrenko sul podio

Dopo 17 anni, l’orchestra tedesca suona Mendelssohn e Šostakovič all'Auditorium per Santa Cecilia e Romaeuropa Festival il 21 novembre

I Berliner Philharmoniker tornano in concerto a Roma con Petrenko sul podio
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13 Ottobre 2021 - 15.36


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Tornano a Roma i Berliner Philharmoniker con il direttore Kirill Petrenko. L’orchestra tedesca torna ad esibirsi nella capitale dopo 17 anni di assenza il 21 novembre prossimo, nell’unica data italiana. Ritenuto un evento straordinario da non mancare, il concerto chiude il Romaeuropa festival: l’esibizione avverrà di fronte al pubblico dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia nell’Auditorium Parco della Musica.

A partire dalla sera del 13 ottobre e per il terzo anno di fila, Petrenko sale sul podio dell’Accademia Nazionale per i tre concerti in programma per la stagione sinfonica, rinsaldando l’unione con l’istituzione musicale romana. Insieme all’orchestra, i Berliner, il famoso direttore russo dirigerà la sinfonia n.3 “Scozzese” di Felix Mendelssohn e la sinfonia n.10 di Dmitri Šostakovič. Il concerto che si terrà a Roma è stato organizzato con la collaborazione dell’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania e rappresenta il capitolo conclusivo della tournée dei Berliner in Europa e vuole trasmettere un messaggio di conforto, speranza e comunanza in ricordo delle vittime della pandemia.

 
”Quando lo scorso anno la pandemia ha raggiunto l’Europa – spiega l’ambasciatore Viktor Elbling all’Ansa – l’Italia fu colpita per prima, e molto duramente. Nessuno dimenticherà le numerose vittime. Come segno di solidarietà europea, per la Germania è stato naturale mettere i propri ospedali a disposizione anche dei pazienti italiani. Le immagini di Bergamo, e anche quelle delle cittadine e dei cittadini italiani che sui loro balconi e nei loro salotti suonavano manifestando così la loro fiducia nel futuro, rimarranno indelebilmente impresse nella nostra memoria”. 

Il presidente di Santa Cecilia, Michele dell’Ongaro, ritiene il ritorno dell’orchestra tedesca una grande notizia non solo per Roma, ma per l’Italia intera: “siamo certi che la musica sia il miglior veicolo per testimoniare la solidarietà e l’amicizia tra i nostri popoli e mandare un convinto messaggio di speranza per il futuro”.

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