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Il Teatro Greco di Siracusa è pronto a ripartire: nuove stagioni, spettacoli e pubblico dal vivo

Dal 3 luglio al 21 agosto nell'anfiteatro siciliano, verranno messe in scena le più grandi opere classiche di Eschilo, Euripide e Sofocle.

Il Teatro Greco di Siracusa è pronto a ripartire: nuove stagioni, spettacoli e pubblico dal vivo
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5 Giugno 2021 - 11.47


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Non c’è alcun dubbio, il Teatro Greco di Siracusa riapre con due nuove stagioni, spettacoli e un pubblico dal vivo. 
“Cos’è l’Italia senza il teatro, la musica, i musei?”, domanda il ministro della cultura Dario Franceschini durante la conferenza stampa della cinquantaseiesima edizione degli spettacoli classici. E quest’anno, come afferma il ministro, è più che mai chiaro il valore degli spettacoli all’aperto.  

Il teatro dell’Istituto nazionale del dramma antico – Inda quindi darà il via alla programmazione a partire dal 3 luglio fino al 21 agosto, con l’obiettivo di ospitare almeno tremila persone per assistere a rappresentazioni ispirate alle grandi opere classiche. Si comincerà a giorni alterni fino al 21 agosto con “Coefore” e “Eumenidi” di Eschilo, grazie alla regia di Davide Livermore, il quale già due anni fa lavorò al Teatro di Siracusa guadagnando uno strepitoso successo con “Elena”. Non solo, con balli aereo acrobatici vi saranno anche “Le Baccanti” di Euripide, le quali si offrono alla lettura del regista Carlus Padrissa, il direttore artistico del gruppo “La Fura dels Baus”. 

 

“Coefore” e “Eumenidi”  fanno parte della trilogia di Eschilo, l'”Orestea”, che sarà possibile vedere per intero anche il prossimo anno, sempre con regia di Livermore, insieme a “Edipo re” di Sofocle, diretto invece da Robert Carsen e infine l'”Ifigenia in Tauride” di Euripide per opera di Jacopo Gassmann. Il regista Livermore, rispetto alle nuove stagioni e gli spettacoli classici, sottolinea che “La tragedia è il luogo ideale della sperimentazione, pur facendo uno spettacolo filologico, dove ogni parola appartiene a Eschilo; ma si può restituire la potenza di quella parola, facendo del palcoscenico il luogo dell’invenzione”. Mentre Antonio Calenda si espone riguardo la pandemia nella versione farsesca di Aristofane: “Siamo nel mondo di Atene, disposto a ridere di Socrate, forse questa era l’immagine che avevano di lui i suoi nemici, i sofisti. E’ una commedia, ma racconta le ambasce non risolte di una società: Atene era appena uscita da una pandemia di peste, Pericle era morto così, e la gestione della cosa pubblica era sempre più complessa”.  

Per maggiori informazioni riguardo il calendario degli spettacoli e gli acquisti dei biglietti, è possibile consultare il sito web ufficiale del Teatro Greco di Siracusa.

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