Gli smartwatch sono strumenti utili per chi vuole tenere sotto controllo la propria salute, per chi fa attività fisica o per chi vuole un prodotto ancora più comodo rispetto allo smartphone.
Non si tratta solo di tecnologia da tenere al polso, ma di dispostivi che integrano funzioni diverse: rilevamento di parametri vitali, registrazione di percorsi e attività fisica, ricezione di notifiche, controllo di dispositivi “smart home”, ascolto di musica o gestione delle chiamate. Funzioni che rendono la vita quotidiana ancora più comoda ma che possono rivelarsi utili anche per i viaggi.
Il mercato offre una varietà di modelli, ognuno con le proprie caratteristiche che possono essere utili a seconda delle esigenze: ci possono essere smartwatch dedicati all’attività fisica oppure altri specializzati nel monitorare la salute, ad esempio quelli più specifici che dispongono di rilevamento della frequenza cardiaca, misurazione del livello di ossigeno nel sangue o monitoraggio del sonno. Grazie a queste funzioni si possono prevenire problemi fisici come le alterazioni del ritmo cardiaco o la sedentarietà eccessiva. Per chi rischia queste problematiche può essere quindi utile acquistarne uno.
Dall’altro lato però questi nuovi dispositivi possono anche provocare delle complicanze ovvero, si rischia di diventare dipendenti dai dati sulla salute, preoccupandosi troppo di raggiungere gli standard suggeriti. In questo modo si scivola nella “sindrome da auto-tracciamento”, finendo per vivere secondo l’orologio e non secondo ciò che ci dice il nostro corpo.
Le funzioni di rilevamento dei dati fisici sono anche molto utili per chi vuole praticare attività sportiva poiché in questo modo spingono a praticare uno stile di vita meno sedentario.
Un’altra funzione degli smartwatch è la comodità di leggere le notifiche dello smartphone direttamente dal polso, oppure rispondere alle chiamate e leggere messaggi, impostare sveglie e promemoria o pagare tramite Google Pay o Apple Pay. Queste funzioni sono utili per non dover tirare fuori il telefono in ogni situazione. Anche in questo caso, si può correre il rischio di soffrire di un sovraccarico digitale: avere notifiche sempre al polso può aumentare la distrazione, ridurre la concentrazione e indurre a un controllo ossessivo delle notifiche.
Gli smartwatch possono semplificare la nostra vita, soprattutto quelli di ultima generazione che dispongono della funzione di chiamata automatica di soccorso in caso di incidenti; sta al consumatore o alla consumatrice scegliere, a seconda delle sue esigenze, il più adatto. Non dimentichiamo però che può essere un prodotto che induce effetti negativi a seconda di come viene usato. Per questo va usato con consapevolezza, evitando l’effetto di dipendenza dallo schermo provocato dal bombardamento delle notifiche.