La nuova missione spaziale che ha preso il via dalla base europea di Kourou nella Guyana Francese, parla completamente italiano: la Sentinel – 1C, missione dell’ESA (Agenzia Spaziale Europea) e della Commissione Europea, e facente parte del programma Copernicus, è stata portata in orbita (a 700 km dalla terra) da VEGA-C, il vettore europeo realizzato da Avio; entrambi i programmi vengono finanziati dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI).
Costruito per la maggior parte negli stabilimenti della Thales Alenia Space di Roma, Sentinel – 1C avrà l’obiettivo di fornire immagini radar della superficie terrestre (a prescindere dalle condizioni metereologiche) a importanti applicazioni e servizi scientifici, volti alla salvaguardia e alla protezione del nostro pianeta.
Come spiega Teodoro Valente, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, questa è una giornata storica: “Una giornata importante per l’Italia e per l’Europa. VEGA-C è tornato! Con il successo del lancio odierno tanta tecnologia italiana in orbita. Oltre al lanciatore, il satellite Sentinel – 1C del programma Copernicus, importante rete europea per l’osservazione della Terra. Un passo in avanti per il recupero di una capacità europea di accesso autonomo allo spazio, che si aggiunge al volo di battesimo dello scorso luglio di Ariane6, il lanciatore pesante. Siamo ancora molto lontani dalle capacità di altri attori non europei: la giornata odierna ci sprona a muoverci con la massima possibile rapidità, per recuperare almeno una parte del gap che fino a pochi mesi fa sembrava del tutto incolmabile e così garantire una soluzione in house quantomeno per gli asset strategici.
È necessario partire dalla consapevolezza che le dinamiche sono cambiate: efficacia, efficienza, rapidi tempi di risposta, contenimento dei costi ed uso tempestivo delle risorse, sono aspetti strategici da cui non si può prescindere. Ciò richiede modelli organizzativi ed operativi adeguati, non più vetusti. Servono fatti più che discussioni puramente speculative che traggono origine da impostazioni ormai superate, non adatte ai tempi correnti e alle prospettive future. Congratulazioni a tutti gli attori coinvolti, alla Task Force dell’ESA appositamente costituita, ad Avio e Thales Alenia Space Italia e a tutto il team ASI che ha dato il proprio fondamentale contributo per il raggiungimento dell’obiettivo oggi centrato. L’Italia è di nuovo in orbita”.
Il ministro delle Imprese del Made in Italy Adolfo Urso, si è così espresso: “Il lancio del razzo Vega-C è un traguardo fondamentale per l’Italia e per l’Europa intera: il successo di un investimento strategico che è stato perseguito con determinazione per garantire una capacita’ cruciale, l’accesso autonomo allo spazio. Il risultato di stanotte rappresenta un ulteriore passo avanti nella leadership italiana nel settore spaziale, grazie al contributo decisivo della nostra industria e in particolare di Avio.
L’Italia si conferma come uno dei pochi Paesi al mondo, e l’unico in Europa insieme alla Francia, ad avere un accesso indipendente allo spazio. Un successo che rende orgogliosi non solo il nostro Paese, ma anche la comunità scientifica e industriale europea, proiettando l’Italia tra i protagonisti globali dell’innovazione tecnologica e dell’esplorazione spaziale”.
In questo progetto si vuole sottolineare anche la centralità della Space Economy all’interno delle politiche del governo Meloni, che ha destinato 7,3 miliardi di euro fino al 2026 nei progetti spaziali, con l’Italia terzo contributore dell’ESA dopo Germania e Francia.