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Google, arriva una nuova funzionalità per preservare i siti web scomparsi

Da ora in poi, grazie all' accordo stipulato con The Internet Archive, sarà possibile per gli utenti consultare facilmente le versioni storiche dei siti web direttamente dai risultati di Google Search.

Google, arriva una nuova funzionalità per preservare i siti web scomparsi
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17 Settembre 2024 - 11.51


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Effettuare un’operazione nostalgia per il web, con il recupero di pagine che non ci sono più, anche a favore della ricerca e di future generazioni: questa era l’intenzione di Google, l’azienda informatica statunitense tra le più importanti e potenti del globo.

Tuttavia, questa intenzione adesso è diventata realtà grazie all’accordo appena siglato tra il colosso fondato da Larry Page e Sergey Brin e The Internet Archive – un’organizzazione no-profit che si occupa di preservare vaste porzioni del web – che consentirà agli utenti di consultare facilmente le versioni storiche dei siti web direttamente dai risultati di Google Search.

Quest’intesa rappresenta un passo verso la preservazione della storia digitale e nell’accessibilità delle informazioni online visto che – come ha riportato a maggio scorso il Pew Research Center americano– il 38% delle pagine web non esiste più.

“Il web sta invecchiando e, perciò, innumerevoli Url portano ormai a fantasmi digitali – ha commentato Mark Graham, direttore della Wayback Machine dell’Internet Archive – Le aziende falliscono, i governi cambiano, i disastri colpiscono e i sistemi di gestione dei contenuti si evolvono: tutto ciò cancella parti della storia online. Questa capsula del tempo digitale trasforma la navigazione limitata al presente in un viaggio nella storia di Internet”.

La Wayback Machine è uno strumento che fornisce l’accesso a miliardi di pagine web archiviate garantendo che rimanga accessibile per le generazioni future e ricercatori. Per sfruttare questa funzionalità nella ricerca di Google si potrà cliccare sul menù accanto ai risultati di ricerca e selezionare l’opzione ‘Scopri di più su questa pagina’. Da qui sarà disponibile un collegamento diretto alla Wayback Machine, che mostrerà le versioni precedenti della pagina ricercata.

“Questa collaborazione con Google sottolinea l’importanza dell’archiviazione web ed espande la portata della Wayback Machine, rendendo ancora più semplice per gli utenti l’accesso e l’esplorazione dei contenuti archiviati. Tuttavia, il collegamento alle pagine web archiviate non sarà disponibile nei casi in cui il titolare dei diritti abbia rinunciato all’archiviazione del proprio sito o se la pagina web viola le norme sui contenuti”, specifica The Internet Archive.

Questa svolta, “voluta” fortemente da Google, si rivelerà sia a breve che a lungo termine molto importante per la ricerca ma soprattutto per i giovani, che avranno a disposizione documenti del passato (ma non per questo meno importanti) che, se non fosse stato trovato nessun accordo, sarebbero rimasti presumibilmente nel dimenticatoio.

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