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Selezionati i tre progetti di IA vincitori della Call lanciata dalla Camera

Chatbot e strumenti per la ricerca e l’analisi delle leggi, senza tralasciare la revisione umana

Selezionati i tre progetti di IA vincitori della Call lanciata dalla Camera
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29 Luglio 2024 - 20.47


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Il Concorso di idee lanciato dalla Camera dei Deputati, volto all’impiego dell’intelligenza artificiale generativa per supportare gli uffici di Montecitorio, i deputati e i cittadini nel loro rapporto agli organi legislativi, ha i suoi tre vincitori.

Su 28 progetti inviati da diverse università e centri di ricerca italiani, valutati da un comitato di esperti presieduto da Luciano Floridi, direttore del Digital Ethics Center e professore di Cognitive Science Program a Yale, ne è stato selezionato uno per ogni settore del bando: reperire e organizzare le informazioni qualificate; supportare la predisposizione degli atti di iniziativa; conoscere l’attività della Camera.

Si tratta rispettivamente di Legislab, piattaforma per l’analisi della legislazione italiana e la redazione di nuove leggi, ideato da Politecnico di Milano e Istituto Einaudi, con l’obiettivo di fornire uno strumento di analisi completo, aggiornato in tempo reale e facilmente accessibile per comprendere l’evoluzione e la complessità del sistema legislativo italiano; Genai4lex, per l’analisi degli emendamenti e compliance rispetto al quadro normativo, di Alma Mater, Luiss, Cnr e Università di Torino, basato su un approccio interdisciplinare di AI ibrida; e Depuchat, la chatbot per fornire risposte ai cittadini, dell’Università di Roma 3, caratterizzata da un’interfaccia utente intuitiva, che prediligerà modalità di interazione il più possibile chiare ed immediate.

Si tratta di progetti alle primissime fasi ma capaci, una volta sviluppati, ha detto il presidente della Camera Fontana, di offrire “notevoli opportunità in termini di efficienza”, anche se, precisa, “non possiamo ignorare i rischi che questo sistema porta con sé. I risultati di qualunque sistema automatizzato non possono sottrarsi a un’attenta revisione da parte di operatori in possesso di competenze adeguate”.

Un richiamo alla preservazione della componente umana sottolineato anche da Anna Ascani, vicepresidente della Camera: “Anche di fronte a una rivoluzione epocale come quella rappresentata dall’intelligenza artificiale, al centro c’è – e deve esserci sempre – la persona. Con i suoi diritti, i suoi talenti, le sue fragilità”.

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