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Paolo Hendel: “Noi comici ringraziamo questo governo, ogni giorno sforna una perla nuova”

Il comico parla del suo nuovo spettacolo “Niente panico!”: “Per vivere sereni siate complottisti oppure ridiamoci su. Nel testo riecheggia l’ironia di Staino ma la sinistra ha ascoltato poco il suo Bobo”

Paolo Hendel (particolare). © Fabrizio Fenucci
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10 Gennaio 2024 - 16.39 Giornale dello Spettacolo


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Con una destra italiana che ne combina di tutti i colori e il pericolo di vedere un estremista dalle pulsioni dittatoriali come Trump alla Casa Bianca, con due guerre e massacri alle nostre porte e gli effetti sempre più evidenti del riscaldamento globale, come non farsi prendere al panico e magari riderci su? Un suggerimento lo fornisce il Puccini di Firenze, “teatro stabile della satira e della contaminazione dei generi”, dove dal 25 al 27 gennaio alle 21 debutta in prima nazionale per poi andare in tournée “Niente panico!”, monologo di Paolo Hendel scritto dal comico insieme a Marco Vicari e con la regia di Gioele Dix. “Squadra vincente non si cambia!”, esclama l’attore.

“Niente panico”, dice il titolo del nuovo show. L’esortazione di norma scatta quando accade qualcosa di drammatico e non bisogna perdere lucidità. Oggi vediamo la Palestina che viene rasa al suolo, l’Ucraina in difficoltà e Putin ringalluzzisce, senza contare altre guerre e il disastro ambientale planetario poco contrastato. Come evitare il panico e reagire a modo?
Stiamo vivendo un periodo difficile, eppure c’è ancora chi riesce a dormire sonni tranquilli, senza ansie né preoccupazioni. Mi dirai “Certo, sono gli eterni ottimisti, beati loro!”. No, sono i negazionisti che, negando la realtà, riescono a guardare al futuro con ottimismo, sostenuti dalle loro incrollabili certezze. Negli Stati Uniti c’è chi è convinto senza l’ombra di un dubbio che il riscaldamento globale sia solo una balla dietro a cui si nasconde un “diabolico piano segreto voluto dal Nuovo Ordine Mondiale che fa capo a Papa Francesco, il miliardario Soros, Bill Gates, Hillary Clinton, Tom Hanks e Celin Dion!” E meno male che il Nuovo Ordine Mondiale non ha una succursale in Italia! Te lo immagini il diabolico piano segreto che fa capo a Paolo Brosio, il miliardario Giovanni Rana, Daniela Santanchè, i Jalisse e Bobby Solo? Insomma, se volete veramente evitare il panico e vivere sereni, dovete abbracciare le teorie complottiste. Altrimenti, se proprio siete così masochisti da voler ragionare con il vostro cervello, visto che tutti più o meno ne abbiamo uno, l’unico modo per ridurre l’ansia è guardare la realtà dietro la lente d’ingrandimento dell’ironia ed esorcizzare le tante cose brutte di questi nostri tempi con una sana risata.

Le destre estreme sembrano andare al galoppo nel mondo. Negli Stati Uniti Trump, se vincerà, come hanno rivelato più testate ha già studiato misure tipiche di una dittatura e di trivellare ogni zona trivellabile. Pensando al “Dittatore” di Charlie Chaplin, qualche risata potrà almeno far infuriare certi personaggi politici?
Non si ride per fare arrabbiare i politici, figuriamoci! Si ride per un bisogno che potremo definire fisiologico di prenderci ogni tanto una boccata d’aria buona. Non credo che Giorgia Meloni abbia tempo da perdere per ascoltare le battute di noi comici e magari prendersela per qualcosa, è troppo occupata a porre rimedio alle infelici trovate dei suoi, spesso più divertenti di quelle di noi comici.

Bisogna ammettere che la destra italiana al governo dà molto lavoro alla satira e ai comici: c’è il ministro che fa fermare i treni e proclama che i poveri mangiano meglio dei ricchi, c’è il deputato con pistola alla festa di un amico di partito, c’è la ministra che piazza negli scenari più improbabili una povera Venere di Botticelli per una sfortunata campagna promozionale, senza trascurare le proposte spinte a una giornalista in uno studio televisivo del giornalista ex compagno della premier … E ci scusiamo con chi stiamo dimenticando. Insomma, questa destra è generosa verso voi artisti della risata.
Se c’è un settore che deve ringraziare questo governo, oltre ai balneari, ai tassisti e ai produttori di armi, è quello dei comici. Ogni giorno questa classe politica sforna nuove perle, come quella di consentire l’uso dei fucili da caccia ai sedicenni. E meno male che subito dopo ci hanno ripensato! In realtà il problema non è averci ripensato dopo, ma averci pensato prima, a una follia del genere!

Un momento della commemorazione di Sergio Staino nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio a Firenze il 24 ottobre 2023. Foto Stefano Miliani

A ottobre è venuta a mancare una voce autorevole in grado di farci riflettere e ridere sulle contraddizioni della sinistra, vale a dire il Bobo di Sergio Staino. Non si può sapere e al tempo stesso è impossibile non chiedersi cosa Bobo/Staino direbbe al Pd di Elly Schlein, ai Verdi e alla Sinistra italiana. Cosa risponde Hendel, che è stato suo amico fraterno da una vita e fino alla fine?
In “Niente panico!” le mie riflessioni sul periodino particolare che stiamo vivendo sono scandite dalle visite a un amico ricoverato in ospedale. In questo racconto, tra le mie manie d’igiene in corsia e gli infermieri e i medici che, sfiniti dalle mie continue e puntigliose domande, appena mi vedono si nascondono in bagno, echeggiano gli ultimi mesi della vita di Sergio in ospedale, con la sua straordinaria ironia e la sua leggerezza (in realtà Sergio in ospedale ha avuto mediche e medici straordinari che si sono presi cura di lui con professionalità e con affetto). Per quanto riguarda il suo Bobo, Sergio Staino ha sempre detto molto al Pd e alla sinistra in generale. Purtroppo è stato ascoltato poco.

Poiché una risata è un ottimo antidoto contro la paura, senza fare troppi spoiler qual è una paura personale che Paolo Hendel, insieme al coautore Marco Vicari, vuole esorcizzare con “Niente panico”?
La mia paura principale è perdere di vista il lato comico della vita. Paura che se la gioca con la prossima visita dall’urologo e l’ipotetica vittoria di Trump alle prossime elezioni americane.

Dopo il Puccini di Firenze lo spettacolo ha altre tappe in programma?
Sì, sarò a Roma dal 30 gennaio al 4 febbraio al Teatro Vittoria, dal 7 al 10 di marzo al Teatro Leonardo di Milano, dal 18 al 21 aprile a Torino al Teatro Gioiello, più altre date sparse qua e là in tutto il globo terracqueo, per dirla con Giorgia Meloni, modestia a parte!

Paolo Hendel (particolare). © Fabrizio Fenucci
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