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E’ morto Bruno Barbey, e la Francia, e non solo, piange uno dei più grandi fotografi degli eventi storici dei cinque continenti. Muore a 79 anni a Roubaix dopo essere nato nel 1931 in Marocco al seguito del padre diplomatico francese.
L’annuncio l’ha dato la Magnum Photos, la storica agenzia della quale faceva parte da più di 50 anni e per la quale aveva svolto anche il ruolo di presidente: “Ex presidente e membro attivo della nostra comunità, Barbey era appassionato di fotografia e non ha mai smesso di scattare foto – ha detto Olivia Arthur, presidente di Magnum Photos in una dichiarazione – Le sue fotografie continuano ad essere celebrate in numerose mostre e libri e il suo lavoro gli è valso un posto nella prestigiosa Accademia delle Belle Arti di Parigi nel 2016. Ricordato dai suoi colleghi come un uomo sofisticato e garbato, era anche generoso e premuroso riguardo alle situazioni che ha fotografato, che andavano dalle guerre globali alle strade del Marocco, il suo paese natale”.
Dopo il periodo infantile trascorso in Marocco, si trasferisce poi a Parigi per il liceo e successivamente studia fotografia all’Università delle arti e dei mestieri di Vevey in Svizzera. Seguendo il filone di Les Amèricas e Les Allemands dei già noti fotografi Robert Frank e René Burri, Barbey realizzò un progetto fotografico con il nome Les Italians nel quale colse perfettamente l’immaginario degli italiani durante il boom economico. Con questo progetto si fece notare dai colleghi Marc Riboud e Henri Cartier-Bresson, che gli aprirono le porte dell’agenzia Magnum.
Les Italians
Da qui, siamo nei primi anni Sessanta, inizia la sua ascesa professionale. Racconta dell’immersione con la sua Leika nel Maggio Francese con gli scatti di Jean-Paul-Sarte che arringa gli studenti parigini, la guerra in Vietnam, i massacri dei Khmer Rossi in Cambogia e poi la Guerra dei Sei Giorni fra Israele e Egitto. Raggiunse il massimo della notorietà con la Guerra del Golfo dove immortalò il disastro ambientale, che si lasciavano alle spalle Saddam Hussein e le sue truppe, con l’incendio dei pozzi di petrolio.
Bruno Barbey è autore di molti libri e vanta collaborazioni con scrittori come, Tahar Ben Jelloun, Czeslaw Milosz e Jean-Marie Le Clézio. Le sue foto si trovano nei più importanti musei nel mondo e uno dei suoi ultimi lavori, pubblicato nel 2019, è Il colore della Cina.