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Arrestato Filippo Piritore per depistaggio delle indagini

L'omicidio di Piersanti Mattarella ha oggi trovato un altro colpevole: l'ex prefetto e l'ex funzionario della squadra Mobile di Palermo è oggi indagato. Intercettate le conversazioni telefoniche con la moglie.

Fonte: ansa.it
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24 Ottobre 2025 - 20.36


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Era il 6 gennaio 1980 quando la Sicilia perdeva il suo presidente Piersanti Mattarella. Arriva oggi la notizia degli arresti domiciliari a Filippo Piritore, ex prefetto ed ex funzionario della squadra Mobile di Palermo all’epoca, indagato per depistaggio delle indagini.

Il giorno dell’omicidio a bordo della Fiat 127 usata dai killer vi era anche un guanto, un oggetto utile per risalire ai killer ma oggi ancora non ritrovato. I magistrati sostengono che Piritore “ha reso dichiarazioni rivelatesi del tutto prive di riscontro, con cui ha contribuito a sviare le indagini funzionali (anche) al rinvenimento del guanto (mai ritrovato)”. Piritore ha dichiarato nel 2024 che Pietro Grasso, sostituto procuratore titolare delle indagini sull’omicidio Mattarella, si sarebbe occupato del guanto ma la procura di Palermo non ci crede.

“Qualche cosa fanno” è la frase pronunciata da Filippo Piritore. “Ma che fanno…! Non fanno un cazzo…dopo quarant’anni che cazzo devono fare…sei tu che sei tipo uccello del malaugurio” risponde la moglie.

I pm sostengono che queste frasi dimostrano una certa colpevolezza. Piritore, il 17 settembre dopo l’interrogatorio, riferì alla moglie: “Figura di merda, non ricordavo un cazzo….io poi gliel’ho detto…’ guardi secondo me…dico saranno sparite negli anni ’90 perché dico prima nell’80 servivano da solo…non potevano servire solo per le impronte digitali…e dopo è venuto il Dna…quindi sono sparite da…se sono state occultate negli anni ’90…quando si è scoperto il Dna”.

I magistrati hanno sostenuto: “Il tenore delle conversazioni intercettate rivelava innanzitutto un profondo sconvolgimento di Piritore sia prima che dopo le sue dichiarazioni, tanto che lo stesso cercava di sfuggire alle domande della moglie durante il tragitto per e da Palermo per sottoporsi all’atto istruttorio”

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